Risposte nei forum create

Stai visualizzando 20 post - dal 201 a 220 (di 466 totali)
  • Autore
    Post
  • in risposta a: Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione #4605 Score: 2
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Grazie al suggerimento di Marco Montecchi, ho introdotto l’idea di estendere l’ educazione civica in tutte le occasioni della vita sociale (oltre che ovviamente a scuola) per esempio anche drante il servizio militare e civile per chi lo fa e se  tornasse ad essere obbligatorio.
    Ho anche riarangiato il ltesto in modo che ho potuto sintetizzarlo meglio di prima ( siamo tornati sotto i 1500 caratteri, non stante l’aggiunta dei contributi.

    = = =

    Bozza “TESTO SINTETICO” n-6
    = = =

    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Proponiamo che, nello strutturare l’ insegnamento dell’educazione civica  ( come previsto dalla legge N° 92 -2019, a partire dal 2023), si introduca nelle scuole, e per quanto possibile nell’intera società civile, la conoscenza degli strumenti di democrazia, l’ educazione alla discussione collettiva ed alla gestione di riunioni in gruppi  ed associazioni, come anche la conoscenza di lingue e di popoli diversi e dei problemi del pianeta : ecologia, economia e finanza.
    Ad esempio, nelle scuole, piuttosto o accanto al “tema di italiano” e la “interrogazione” è opportuno introdurre l’educazione al dibattito ed all’uso degli strumenti specifici per gestire efficemente le riunioni, come: la redazione dell’ Ordine del Giorno, di verbali e di resoconti.

    Questo tipo di insegnamento ed educazione per la vita associativa esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . In questi casi i corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione, con grande beneficio per l’efficienza della vita associativa nel paese.
    E’ opportuno che i cittadini siano educati alla comprensione ed alla collaborazione tra di loro ed anche  con altri popoli. Questo in ogni occasione della vita sociale (come per esempio durante il servizio militare e civile, per chi lo fa o se tornasse ad essere obbligatorio).
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questi insegnamenti: Civitas International.

    in risposta a: Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione #4596 Score: 1
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Grazie all’intervento di Luca Vinti, mi pare opportuno introdurre una modifica migliorativa, piccola ma anche importante: all’inizio specificare che , oltre alle scuole, l’educazione civica potrebbe/ dovrebbe esercitarsi anche nella societa’ civile.

    Grazie Luca per il suggerimento , mi pare fosse sfuggito.

    Ecco quindi la versione 5

    = = =

    Bozza “TESTO SINTETICO” n-5
    = = =

    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Proponiamo che, nello strutturare l’ insegnamento dell’educazione civica  ( come previsto dalla legge N° 92 -2019, a partire dal 2023), si introduca nelle scuole, e per quanto possibile nell’intera società civile, la conoscenza degli strumenti di democrazia, l’ educazione alla discussione collettiva ed alla gestione di riunioni in gruppi  ed associazioni, come anche la conoscenza di culture di popoli diversi e dei problemi del pianeta.
    Ad esempio, nelle scuole, piuttosto o accanto al “tema di italiano” e la “interrogazione” e’ opportuno introdurre l’educazione al dibattito ed all’uso degli strumenti specifici per gestire efficemente le riunioni, come: la redazione dell’ Ordine del Giorno, di verbali e di resoconti.

    Questo tipo di insegnamento ed educazione per la vita associativa esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . In questi casi i corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione. Per esempio durante i corsi di lingua si insegna a gestire e partecipare alle riunioni ed alla vita associativa con grande beneficio per l’efficienza della vita associativa del paese.
    E’ opportuno che i cittadini siano educati alla comprensione ed alla collaborazione tra di loro ed anche  con altri popoli per decidere sui problemi attuali del pianeta intero.
    E’ opportuno che ricevano quindi educazione ed informazioni sui temi  che consentono di capire i dibattiti moderni sui temi dell’ecologia, della economia e della finanza, oltre che la conoscenza di lingue e cuture di popoli diversi.
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questi insegnamenti: Civitas International.
    Qui un panorama in Italiano:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-per-la-democrazia-per-organizzare-la-pace-e-la-tutela-dellambiente-nel-mondo/
    Qui una descrizione della legge del 92-2019:
    https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf

    = = =

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    3 – GLI STRUMENTI DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA MODERNA

    Come indicato in precedenza, la democrazia diretta consente ai cittadini di legiferare, elimina il monopolio del potere legislativo.

    Ognuno dei tipi di democrazia elencati precedentemente ( democrazia rappresentativa, democrazia partecipativa, democrazi deliberativa, democrazia diretta) si concretizzano in strumenti tipici e specifici.

    Gli stumenti della democrazia diretta sono i seguenti.

    A – REFERENDUM ABROGATIVO FACOLTATIVO.
    Per inziativa dei cittadini, il voto popolare può abrogare una legge.

    B – REFERENDUM OBBLIGATORIO
    Per alcune tipologie di leggi il voto popolare per la ratifica dei una legge può essere obbligatorio : indipendente dalla volontà e senza richiesta di qualcuno.
    Questo si applica soprattutto nei casi nei quali i legislatori siano chiamati a deliberare su temi che concernono soprattutto i legislatori stessi, trovandosi quindi in condizioni di auto-referenzialità.
    Questo è soprattutto il caso di :
    – leggi elettorali.
    – modifiche della costituzione.
    Opure anche, a volte :
    – leggi che comportino spese superiori ad un limite fissato.

    C – LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE A VOTO PARLAMENTARE
    Su iniziativa dei cittadini l’organo legislativo è tenuto a deliberare sul tema proposto dal comitato promotore della iniziativa.
    Lo strumento quidi é anche menzionato, a volte, come : « Agenda di iniziativa popolare» o anche « Mozione popolare».

    D – LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE A VOTO POPOLARE
    Su iniziativa dei cittadini è indetta una votazione popolare per l’approvazione o meno di una legge elaborata dal comitato promotore della iniziativa.

    E – MODIFICA COSTITUZIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE
    Su iniziativa dei cittadini è indetta una votazione popolare per l’approvazione di una modifica della costituzione. Se approvata, la legge attuativa sarà redatta dall’organo legislativo, nei tempi e nei modi previsti.

    ALTRI STRUMENTI a volte assimilati alla Democrazia diretta moderna, ma sui quali esistono pareri discordi sul se assimilarli o meno agli strumenti di democrazia diretta. Questi sono:

    F – PLEBISCITO
    Votazione popolare, anche come le precedenti, ma indetta per iniziativa del governante e non per iniziativa dei cittadini.

    G – PETIZIONE

    Impone all’organo alla quale viene indirizzata di dare una risposta. Non esige e non implica direttamente attività legislative.

    H – REVOCA ( o «recall»)
    Consente ai cittadini di revocare, per loro iniziativa, rappresentanti eletti precedentemente o interi organi legislativi o esecutivi. Non esige e non implica attività legislative.

    NOTA 1
    Purtroppo in Italia l’espressione «Referendum» è frequentemente utilizzata come sinonimo di «votazione popolare». Al contrario un referendum è una forma particolare di votazione popolare limitata ai casi nei quali una legge, già esistente, va ratificata o abrogata.

    NOTA 2
    La costituzione ed anche la legislazione italiana prevedono strumenti di democrazia diretta.
    In particolare :
    a) il referendum abrogativo, che in Italia è presente in due forme diverse :
    – referendum abrogativo di una legge (esige un quorum di partecipazione)
    – referendum abrogativo di una modifica costituzionale ( non esige alcun quorum, può essere indetto anche dai rappresentanti).
    b) La «Legge di iniziativa popolare a voto parlamentare». Purtroppo questo strumento e’ reso meno efficace dato che la legislazione attuativa ed i regolamenti di Camera e Senato consentono al Parlamento di non discutere, e tanto meno votare, le leggi proposte dai cittadini.

    Esempio. Al V1 day, quindi in una giornata, raccogliemmo 350 mila firme per tre leggi di iniziativa popolare. 7 volte piu’ delle firme necessarie (50mila) in un 180 estimo del tempo disponibile ( 6 mesi).
    Un record planetario !
    Eppure quelle leggi non sono state discusse, tanto meno votate.

    = = =
    SEGUE:

    4 – RICADUTE DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA MODERNA SUL SISTEMA LEGISLATIVO

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Riporto qui il testo che sto redigendo sul tema 8coo eleggere modifiche / precisazioni ) al testo precedente,
    = = =

    1 – PREMESSA – PRESENTAZIONE.
    Non sono un sociologo ne’ un politologo, ma vivo in Svizzera dal ’97. Nell’arco degli anni mi sono trovato ad interessarmi di politica ed essere attivo nell’associazionismo degli italiani all’estero.
    Questo ha fatto si’ che un partito locale ( POP: Partito Operaio Popolare) mi mettesse nelle sue liste elettorali, come ” indipendente” ( dato che avevo spiegato che sono contrario ai partiti politici) per il consiglio comunale della cittadina dove vivo ( Le Locle, cantone di Neuchâtel, dove gli stranieri possono essere eletti a livello comunale).
    E’ stato li’, nel ruolo di rappresentante, che ho capito:
    – a cosa serve la democrazia-diretta- moderna ( quella che affianca e non sostituisce la democrazia rappresentativa).
    – che effetti ha sulla democrazia rappresentantiva, ( che viene risanata dai suoi difetti ricorrenti).
    – che effetti ha sui cittadini, che si abituano a riflettere sui problemi ( e vengono risanati dalla “tifoseria partitica”, attenuando il “partitismo” nel paese).

    Su questo tema ed a partire da questa esperienza ho scritto un libretto, di episodi di vita vissuta : “La democrazia diretta vista da vicino” (Ed. Mimesis) ed ho tenuto, negli anni, una cinquantina di presentazioni pubbliche sul tema, sia in Italia che in Svizzera.

    2 – IN COSA CONSISTE LA DEMOCRAZIA DIRETTA MODERNA

    In grande sintesi, la democrazia diretta consiste nel fatto che i cittadini dispongono del potere legislativo ( nel rispetto delle regole e delle procedure) .

    Questo era possibile anche in alcuni contesti storici: antica Atene, Roma repubblicana, Liberi comuni del medioevo … . In alcuni di questi casi ( Atene, Liberi comuni, Landsgemeinde Svizzere ) l’attivita’ legislativa dei cittadini era l’unica possibile: un organo legislativo ( Parlamento, Consiglio …) non esisteva proprio ed una legge poteva essere fatta solo dai cittadini in assemblea.

    La forma moderna della democrazia diretta (DD) pevede invece strumenti che consentono ai cittadi di legiferare, affincando gli organi legislativi delle democrazia rappresentantiva che restano in vigore. Questa nuova forma di democrazia diretta, pe distinguerla dalla precedente, viene detta: democrazia diretta moderna. E’ stata ideata durante la rivoluzione francese (prevista nella costituzione del 1793, mai applicata). Il primo strumento di DD, il referendum obbligatorio per le modifiche costituzionali, venne introdotto in Svizzera nel 1848. Nel 1891 sempre in Svizzera venne introdotta l’ iniziativa popolare per le modifiche della Costituzione. Durante tutto il XX secolo diversi strumenti di DD vennero introdotti poi in molti paesi nel mondo ( molti stati USA, … Uruguai, diversi stati europei, Taiwan, Australia e Nuova Zelanda).

    Anche in Italia, la costituzione del 1948 prevede alcuni strumenti di DD.
    E l’Italia, sebbene con limiti ed inconvenienti, e’ il paese europeo nel quale dopo la Svizzera gli stumenti di democrazia diretta sono piu’ utilizzati.

    Forse, per capire cosa sia, e’ utile spiegare cosa non e’ la democrazia diretta. Non e’ lo stesso di altre forme di democrazia anche utili ed inportanti come : democrazia partecipativa ( che non delibera ma consente uno scambio di informazioni), democrazia deliberativa ( che consente il dialogo) e la ben nota democrazia rappresentativa. La democrazia diretta non e’ nemmeno uno strumento decisionale democratico all’interno di organizzazioni o associazioni. Strumenti decisionali di questo tipo sono anche importanti ed apprezzabili, ma non hanno potere legislativo quindi non sono “democrazia diretta” anche quando, per certi aspetti e strumenti, vi si ispirano o vi somigliano.

    La democrazia diretta consente ai cittadini di legiferare, elimina il monopolio del potere legislativo.

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Bozza “TESTO SINTETICO” n-4
    = = =

    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Proponiamo che, nello strutturare l’ insegnamento dell’educazione civica e degli strumenti di democrazia. ( come previsto dalla legge N° 92 -2019, a partire dal 2023), si introduca nelle scuole anche la conoscenza di culture di popoli diversi e dei problemi del pianeta, come anche l’ educazione alla discussione collettiva ed alla gestione di riunioni in gruppi, collettività ed associazioni.
    Piuttosto o accanto al “tema di italiano” e la “interrogazione” e’ opportuno introdurre l’educazione al dibattito ed all’uso degli strumenti specifici per gestire efficemente le riunioni, come: la redazione dell’ Ordine del Giorno, di verbali e di resoconti.

    Questo tipo di insegnamento ed educazione per la vita associativa esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . In questi casi i corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione. Per esempio durante i corsi di lingua si insegna a gestire e partecipare alle riunioni ed alla vita associativa con grande beneficio per l’efficienza della vita associativa del paese.
    E’ opportuno che gli studenti vengono educati alla comprensione ed alla collaborazione tra di loro e  con altri popoli per decidere sui problemi attuali del pianeta intero.
    Ricevono quindi educazione sui temi  che consentono di capire i dibattiti moderni sui temi dell’ecologia, della economia e della finanza, oltre che la conoscenza di lingue e cuture di popoli diversi.
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questi insegnamenti: Civitas International.
    Qui un panorama in Italiano:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-per-la-democrazia-per-organizzare-la-pace-e-la-tutela-dellambiente-nel-mondo/
    Qui una descrizione della legge del 92-2019:
    https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf

    = = =

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Qui il link ad un testo che fa il panorama dell’insegnamento dell’educazione civica in diversi paesi europei:

    Grazie Pj Dik, per avercelo fornito. via FB:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-come-si-insegna-in-europa-i-contenuti-del-curricolo-sono-multidimensionali-ricchi-e-adatti-a-ciascun-livello-di-istruzione

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Il tema e’ molto importante.

    Era stato discusso in una lunga discussione in un MeetUp, ed era stato redatto un testo, redatto con il “metodo del conseno”.

    Lo si trova qui:

    Fai clic per accedere a ILI_short_OffDem-v4.pdf

    • Questa risposta è stata modificata 3 anni, 2 mesi fa da portavoce.
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Bozza “TESTO SINTETICO” n-3
    = = =

    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Proponiamo che, nello strutturare l’ insegnamento dell’educazione civica e degli strumenti di democrazia. ( come previsto dalla legge N° 92 -2019, a partire dal 2023), si introduca nelle scuole anche la conoscenza di culture di popoli diversi e dei problemi del pianeta, come anche l’ educazione alla discussione collettiva ed alla gestione di riunioni collettive ed associazioni.
    Piuttosto o accanto al “tema di italiano” e la “interrogazione” e’ opportuno introdurre l’educazione al dibattito collettivo, ed all’uso dei suoi strumenti specifici, come: la redazione dell’ Ordine del Giorno, di verbali e di resoconti delle riunioni.

    Questo tipo di insegnamento ed educazione per la vita associativa esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . In questi casi i corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione. Per esempio durante i corsi di lingua si insegna a gestire e parteciapre alle riunioni ed alla vita associativa con grande beneficio per l’efficienza della vita associativa del paese.
    In Giappone gli studenti vengono educati anche alla comprensione ed alla collaborazione con altri popoli ed ai problemi attuali del pianeta intero. Ricevono quindi educazione sui temi  che consentono di capire i dibattiti moderni sui temi dell’ecologia, della economia e della finanza, oltre che la conoscenza di lingue e cuture di popoli diversi.
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questi insegnamenti: Civitas International.
    Qui un panorama in Italiano:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-per-la-democrazia-per-organizzare-la-pace-e-la-tutela-dellambiente-nel-mondo/
    Qui una descrizione della legge del 92-2019:
    https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf

    = = =
    NOTA:

    attenzione, Pj Dik che ci ha passato ll’informazine sul caso del giappone non e0 sicoro dell’informazione stessa e la verifichera’.

    Per questo proponiamo una versione 4.
    Vedere qui sotto, ai messaggi successivi.

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Altro contributo imortante alla discussione,
    In FB , Pj Dik scrive:
    = = =

    • Nella dimensione della Costituzione nella scuola come ambito disciplinare l’Italia ha dedicato a questo tema la legge n.169/2008 che prevede nel primo e secondo circolo d’istruzione, e iniziativa analoga nel campo dell’infanzia, di conoscenze e competenze relative alla formazione dell’uomo del cittadino in “Cittadinanza e Costituzione”, inserite nel percorso curricolare storico geografico e storico sociale.
      È da considerare a questo proposito la trasversalità di queste conoscenze e competenze in una dimensione integrata con tutte le discipline, costituzionalmente sensibili di educare la persona prima e il cittadino poi.
      Etica della responsabilità, costruzione del senso di legalità, diritti e doveri espressi e agiti in modo consapevole finalizzati al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, sono da considerare gli assi portanti delle aree di formazione di Cittadinanza e Costituzione.
      Il lungo e travagliato percorso della Costituzione a scuola ha avvio programmi di insegnamento di educazione civica nel lontano 1958 con il DPR. 13 giugno 1958 del compianto on. Aldo Moro, dove si sottolineava l’importanza dell’insegnamento come esperienza di vita democratica in un clima culturale ispirato alla Costituzione.
      Principi valori che sono state poi confermati sia dei programmi del 1979 della scuola media sia in quelli del 1985 della scuola elementare, inserite sempre nell’ambito di Educazione Civica (due ore mensili) e studi sociali.
      Tutto ciò indirizzato a fornire le basi di conoscenza dell’organizzazione della società secondo I principi costituzionali dei suoi aspetti sociali, politici e istituzionali.
      Occorre poi arrivare alla seconda metà degli anni 90 con la direttiva n.58/1996 per veder fiorire in linea con l’iniziale decreto Moro del 1958, le Educazione (alla cultura, alla pace, all’ambiente, alla sicurezza eccetera) che possono essere interpretate come risposta alle emergenze sociali che stavano facendo capolino la vita sociale e civile del paese. Proposte confermate dalla riforma Moratti della legge di delega numero 53 del 2003.
      Oltre ad anticipare in modo originale i contenuti della fondamentale Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) e la successiva Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Nizza 2000 e Lisbona 2007), la nostra Carta limita la sovranità dello Stato verso l’interno, con l’autonomia, e verso l’esterno, in particolare verso l’Europa, «in condizioni di parità con gli altri stati», in nome della cooperazione internazionale e della pace.
      All’Amministrazione scolastica quindi, compete la mediazione fra la legge e l’autonomia, attraverso chiarimenti e azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale che aiutino la scuola stessa a promuovere, in modo non alternativo ma integrato, l’educazione alla cittadinanza e l’insegnamento della Costituzione, nella prospettiva del raggiungimento delle conoscenze e competenze di cui parla la legge.
      Diviene determinante perciò la collegialità progettuale attraverso gli atti di indirizzo del dirigente scolastico al collegio docenti per la redazione del POFT. Attività collegiale e collettiva che ha da essere promossa come valore-comportamento attraverso modalità di concertazione sui binari della legalità, trasparenza, efficacia ed efficienza per la costruzione dell’identità dell’istituto. In questa prospettiva un aspetto peculiare è indirizzato alla gestione dei gruppi e all’ individuazione delle figure di collaboratore che andranno a confluire nello staff di dirigenza che diviene un elemento portante di una organizzazione complessa e articolata come l’istituzione scolastica.
    • Il sistema scolastico giapponese è talmente rivoluzionario che attualmente forma i bambini come ′′Cittadini del mondo” e non come soli giapponesi.
      In Giappone è in corso un rivoluzionario progetto-pilota chiamato “Cambiamento Coraggioso” (Futoji no henko) basato sui programmi educativi Erasmus, Grundtvig, Monnet, Ashoka e Comenius.
      È una rivoluzione concettuale. Gli studenti capiranno e accetteranno culture diverse e i loro orizzonti saranno globali, non nazionali.
      Il programma si basa su:
      – Zero indicazioni ministeriali (ex programmi)
      – Zero compiti
      – Solo 5 materie, che sono:
      1. Educazione finanziaria
      2. Lettura
      3. Educazione civica
      4. Informatica
      5. Lingue (4 o 5 alfabeti, culture, religioni, tra giapponese, latina, inglese, tedesca, cinese, araba; con scambi culturali in ogni paese studiato durante l’estate)
      Quale sarà il “risultato” di questa istruzione?
      Giovani che a 18 anni parleranno 4 lingue, conosceranno 4 culture e 4 alfabeti e saranno competenti nell’uso dei PC e smartphone come strumenti di lavoro.
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Grazie al’intervento di Walter ( Walter Pellegrini) in FB, che mi/ ci trasmette questo testo e questa informazione ( vedere al link) occorre aggiornare il testo della “descrizione breve” per questo punto.

    Fai clic per accedere a ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf

    Esiste una legge (20 agosto 2019, n. 92 :“Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”), che prevede l’istruzine all’edcazione civica.

    Il testo della “descrizione breve” di questo punto deve tenerne conto.
    Il punto – di – cambiamento mantiene del significato se lo orientiamo nel senso di integrare l’applicazione della legge con le indicazioni all’educazione alla vita associativa ( vedi il mio messaggio precedente a questo).

    Penso quindi che la “descrizione sintetica” potrebbe configurarsi nel modo seguente:
    = ==
    Bozza “TESTO SINTETICO” n-2
    = = =

    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Gli strumenti di democrazia e di partecipazione, come anche il loro uso, e’ opportuno che vengano insegnati già nelle scuole e che poi questi insegnamenti / suggerimenti restino disponibili  a tutti i cittadini. La legge del 92 -2019 lo prevede.
    Proponiamo che, nello strutturare questo insegnamento (come previsto a partire dal 2023), si introduca nelle scuole anche l’ educazione alla discussione collettiva ed alla gestione di riunioni collettive ed associazioni.
    Piuttosto o accanto al “tema di italiano” e la “interrogazione” e’ opportuno introdurre l’educazione al dibattito collettivo, ed all’uso dei suoi strumenti specifici, come: la redazione dell’ Ordine del Giorno, di verbali e di resoconti delle riunioni.

    Questo tipo di insegnamento ed educazione esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . Im questi casi i corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione. Per esempio durante i corsi di lingua si insegna a gestire e arteciapre alle riunioni ed alla vita associativa con grande beneficio per l’efficienza della vita associativa del paese.
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questi insegnamenti: Civitas International.
    Qui un panorama in Italiano:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-per-la-democrazia-per-organizzare-la-pace-e-la-tutela-dellambiente-nel-mondo/
    Qui una descrizione della legge del 92-2019:

    Fai clic per accedere a ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Su tema si possono aggiungere anche molti aneddoti e dettagli.

    Per esempio:
    = = =-  in altri paesi del mondo invece di scrivere per decenni e nelle lingue locali l’equivalente del ” tema d’italiano” ( genere letterario inesistente, fuor che nelle scuole), si esercitano a scrivere COSE REALI e TESTI VERI e poi ESITENTI NELLA VITA REALE.

    Constato che questo modo di fare e’ UTILISSIMO per la vita associativa delle associazioni in questi paesi.

    Esempio:
    – se qualcuno organizzasse una riunione di una qualsiasi associazioncina, come quella del condominio o di una bocciofila, senza:

    1– fare avere l’ Ordine del Giorno con un certo anticipo ai partecipanti ( in modo da permettere loro di riflettere).

    e poi magari senza:
    2– redigere un verbale o, almeno, un resoconto, dopo la riunione.

    Oppure anche se qualcuno intervenisse durante la riunione:
    3 – – parlando di altro e non del punto all’ ODG, in discussione in quel momento.

    Allora la gente penserebbe che “i partecipanti di quella associazione erano asini a scuola” … dei poveri “ripetenti” incalliti … .

    Confesso che in questi paesi (come sapete vivo in uno di questi, e sono membro di diverse associazioni locali) la vita associativa è resa molto efficiente, perche’ la si IMPARA A SCUOLA !

    Avrei molti aneddoti anche curiosi in proposito.

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Purtroppo, nonostante il contributo di Luca Vinti,  che ringrazio, non mi pare di vedere ancora una “descrizione sintetica” per questo punto.
    (“descrizione sintetica” = in cosa consiste la proposta + il beneficio, + se e dove esiste altrove nel mondo. Possibilmente in 1000 caratteri circa).

    Mi ci provo io a redigerla (dato che vivo in un paese, la Svizzera, dove qualcosa di questo tipo la si fa anche a livello scolastico).
    = = =
    EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE.

    Si propone che gli strumenti di democrazia e di partecipazione, come anche il loro uso, vengano insegnati già a partire dalle scuole e che poi questi insegnamenti / suggerimenti restino disponibili  a tutti i cittadini.
    Gli strumenti di democrazia e di partecipazione sono numerosi e possono essere anche complessi. I cittadini li devono poter conoscere e devono anche sapere quali sono gli accorgimenti e le attenzioni più importanti per il loro uso più efficiente per la collettività.

    La materia “Educazione civica” esisteva anche in Italia. Esiste in diversi paesi d’Europa ( Svizzera, Germania ed altri) . Oltre ai corsi secifici sul tema, in diversi paesi (quelli citati prima) anche altri corsi  mirano a preparare i futuri cittadini alle attività associative e di partecipazione. Per esempio durante i corsi di lingua si insegna a gestire riunioni e la vita associativa .
    Esiste una associazione mondiale per sostenere questo insegnamento: Civitas International.
    Qui un panorama in Italiano:

    https://www.orizzontescuola.it/educazione-civica-per-la-democrazia-per-organizzare-la-pace-e-la-tutela-dellambiente-nel-mondo/

     

    in risposta a: Resoconti Riunioni dal 31-03-20 #4389 Score: 0
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Resoconto riunione 5-01-2021

    Presenti:  Erminio, Leonello,  Luca, Luciano, Nicola

    = = =

    Si discute di come attivare le discussioni sui punti di cambiamento. Si constata che purtroppo si ‘e persa l’abitudine a utilizzare i forum. Leonello fa presente che questo corrisponde ad un “piano”. Propone di utilizzare anche FB, pur essendo lo strumento poco adatto a discussioni costruttive, puo’ essere visto come una “piazza frequentata” dove contattare le persone, cercando di coinvolgerle in discussioni costruttive ed attirarle nel forum.
    Occorrera’ poi invogliare/abituare i partecipanti alla “discussione costruttiva” fatta di:
    – ascolto dei commenti,
    – integrazione dei commenti,
    in modo da avere, alla fine del processo, “testi condivisi”: scritti con un linguaggio oggettivo, simile a quello del “libretto”.
    Leonello propone di fare conoscere un MU dove si usava questo metodo per la redazione dei “testi condivisi”.

    Si discute della convocazione della assemblea dei soci. Nicola propone una data ed un testo e lo si definisce collettivamente.

    Si esamina il forum nel nostro sito e Nicola fa presente che le funzionalita’ che erano presenti nei MU sono anche presenti, anche se in forma diversa, nel nostro forum. E’ anche presente la possibilita’ di ricevere e mail in caso di interventi su temi di interesse.

    CHI – – – FA COSA – – – QUANDO.

    Nicola  spedisce la convocazione-assemblea per sabato 23.01 ore 10 – – – FATTO.
    Leonello – spedisce un link al MU “Officina Democrazia” – – – Eccolo, alla cartella “testi accettati” https://www.meetup.com/it-IT/l-officina/messages/boards/forum/4924672

    Tutti – –  Animare discussioni sui “punti di cambiamento” – – – entro il 30.01 ( e poi di seguito)

     

    in risposta a: Regolamentazione democratica negli statuti dei partiti #4238 Score: 1
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Grazie Nicola per il contributo.
    Suggerisco di esporlo in una forma piu’ “tradizionale” per facilitarne la lettura.

    Sul tema ci possono essere anche diverse proposte aggiuntive come per esempio l’obbligo dei partiti di rispettare le promesse elettorali.

    Sarebbe anche interessante sapere se in qualche paese del mondo sono stati introdotti strumenti che assicurino la democrazia nei  partiti

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Ringrazio Pietro Muni per la proposta.

    Ho due commenti al testo che ne descrive il contenuto:

    1) La modifica della frase nella Costituzione pare  opportuna, e di certo il potere legislativo dei cittadini va potenziato ( come anche indicano altri punti, qui elencati), non mi pare pero’ completamento corretto l’affermare al tempo stesso:
    “….

    • Libertà di indire referendum abrogativi (art. 75).

    Nessuno di questi strumenti implica un potere decisionale avente forza di legge … ”

    La votazione popolare a seguito di una referendum abrogativo ( o anche di ratifica) ha potere legislativo.

    2) suggersico di restringere il testo adegandolo ( anche se approssimativamente) al numero dei caratteri.
    Di certo poi ci sara’ piu’ spazio in un testo piu’ dettagliato, che seguira’ il testo sintetico.

    in risposta a: Sistema del VOTO DUALE (studio dell’applicazione) #4236 Score: 0
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Ringrazio Emanuele Nusca per la descrizione,

    Ho due commenti:
    1)  trovo la descrizione in stile un po’ “propagandistico” e questo potrebbe stonare rispetto ad altre presentazioni, piu’ concentrate sul contenuto oggettivo e redatte quindi in stile “libretto delle votazioni” ( per fare un esempio di stile: oggettivo).

    I pregi dello strumento vanno di certo messi in evidenza, ma e’ raccomandato uno stile più oggettivo e legato ai fatti. In questo contesto risulterebbe più convincente.

    2) Pare di capire che il metodo non esista e non venga applicato in nessun paese la mondo ( non essendo citato nessun luogo dove lo si applica).

    Eppure un sistema di voto “pesato” ( con valori anche diversi da due), mi risulta sia gia’ stato ideato ed utilizzato.
    Per esempio il “Metodo Borda”.

    Ritengo potrebbe essere utile che Emanuele ci dica il suo parere ed indicazioni rispetto alle differenze con la sua proposta.

    Qui un riferimento a possibili casi precedenti:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Borda

    in risposta a: Primarie aperte #4232 Score: 0
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Ringrazio Guido De Simone per la descrizione-sintetica,

    ma ho dei commenti sulla redazione di quella che sto leggendo:

    1) raccomando che per prima cosa si dica, sinteticamente, in cosa consistono le “Primarie Aperte”, in modo da mettere in condizione ache coloro che non sapessero cosa sono, si saperlo.
    Credo che le “Primarie aperte” siano:

    1- l’obbligo per i partiti di tenere delle “primarie” per la creazione delle liste elettorali.
    Inoltre queste primarie dovrebbero essere aperte a tutti i cittadini anche se non iscritti al partito.

    Questa spiegazione ( o la spiegazione corretta) dovrebbe essere presente nel testo.

    Inoltre,
    2- sarebbe opportuno citare (se possibile) i paesi dove questo strumento esiste.
    = = =
    Ho poi un commento.

    La democrazia diretta e’ l’insieme di quegli strumenti nei quali i cittadini partecipano al processo legislativo ( leggi di iniziativa popolare … referendum abrogativi … referendum di ratifica … ecc ecc).

    Le primarie aperte sono certamente uno strumento importante ed efficace nel contrastare il “partitismo”, e risnare la democraziai, ma fanno parte del processo per la elezione di rappresentanti. Non e’ quindi uno strumento di “Democrazia diretta”.

    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Mi pare che la “descrizione sintetica” di questo punto con corrisponda al titolo, ma sia una ripetizione della descrizione del punto:

    sulla ” educazione civica”.
    https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/educazione-civica-alla-democrazia-ed-alla-partecipazione/

    Inoltre mi pare che il punto qui presente sia una duplicazione di questo:

    https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/strumenti-di-formazione-alla-democrazia-per-i-cittadini/

     

    in risposta a: Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione #4228 Score: 0
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    MI pare che si era deciso che i due punti, :
    Questo:
    – Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione

    e l’altro presentato da Guido e Diego:
    – Strumenti di formazione alla democrazia per i cittadini
    ( Dove si parlerebbe per esempio del “libretto delle votazioni”)
    avessero entrambi senso e ragione d’essere, separatamente.

    Andrebbe fatta la “descrizione breve” per l’altro punto:

     

    in risposta a: Potenziare gli strumenti degli organi di garanzia #4223 Score: 0
    Leonello Zaquini
    Moderatore
    107 punti

    Ho l’impressione che i caratteri e le parole successive all’indicazione del proponente ( che e’ Alex Marini) :
    – Aggiungi al frasario
    … ecc ecc.

    Siano non inerenti al testo ( forse un errore nel copiare / incollare).
    Se me lo si conferma le cancello ( e poi cancellero’/ canelleremo anche questo messaggio).

Stai visualizzando 20 post - dal 201 a 220 (di 466 totali)