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Taggato: Governi collegiali e rappresentativi
- Questo topic ha 9 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 11 mesi fa da portavoce.
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GOVERNI COLLEGIALI E RAPPRESENTATIVI Classifica: 27°
I governi (o esecutivi) collegiali sono quelli nei quali sono presenti rappresentanti di tutte le forze politiche presenti nel Parlamento (o nell’organo legislativo) o almeno di quelli più importanti. Anche l’esecutivo risulta quindi rappresentativo degli elettori.
Si cancella la contrapposizione tra maggioranza ( che decide senza ascoltare) e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere». Leggi e delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto.
I membri di un esecutivo collegiale sono tenuti a delle norme di comportamento specifiche :
– Si devono esprimere in pubblico solo a nome dell’organo di cui fanno parte, non a nome personale e tanto meno a nome del partito.
– Non possono riferire all’esterno le divergenze di opinione all’interno dell’organo collegiale.
In caso di trasgressione vengono dimessi. La collegialità preclude ai partiti la possibilità di usare i governi per “mettersi in mostra”: departitizza i governi.
Gli esecutivi collegiali sono presenti in Svizzera sia a livello comunale che cantonale ( i membri sono eletti individualmente e direttamente) sia a livello federale ( eletti dal Parlamento).
= = =
In serito nel docStanza videoconferenza:
https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia_22
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 9 mesi fa da portavoce. Motivo: link videoconferenza
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 6 mesi fa da Leonello Zaquini. Motivo: Inserito nel doc "fare il cambiamento"
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Governi collegiali e rappresentativi
I governi (o esecutivi) collegiali sono quelli nei quali sono presenti rappresentanti di tutte le forze politiche presenti nel Parlamento (o nell’organo legislativo) o almeno di quelli più importanti. Anche l’esecutivo risulta quindi rappresentantivo degli elettori.
Si cancella la contrapposizione tra maggioranza ( che decide senza ascoltare) e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere». Leggi e delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto.
I membri di un esecutivo collegiale sono tenuti a delle norme di comportamento specifiche :
– Si devono esprimere in pubblico solo a nome dell’organo di cui fanno parte, non a nome personale e tanto meno a nome del partito.
– Non possono riferire all’esterno le divergenze di opinione all’interno dell’organo collegiale.
In caso di trasgressione vengono dimessi. La collegialità preclude ai partiti la possibilità di usare i governi per “mettersi in mostra”: departitizza i governi.
Gli esecutivi collegiali sono presenti in Svizzera sia a livello comunale che cantonale ( i membri sono eletti individualmente e direttamente) sia a livello federale ( eletti dal Parlamento).- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 10 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
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COMMENTO,
sulla situazione italiana: analogie e differenze tra il nuovo governo ed i governi collegiali.= = =
NUOVO GOVERNO IN ITALIA E GOVERNI COLLEGIALI – ANALOGIE E DIFFERENZEIl nuovo governo italiano, per il fatto che pare raccoglierà la fiducia della maggioranza dei partiti presenti in Parlamento, consente di descrivere i “Governi collegiali” esistenti in Svizzera. Pur senza esprimere giudizi sul governo italiano, di cui il Presidente del Consiglio potrebbe essere Draghi, vale la pena descrivere cosa sono i “Governi collegiali”.
In questi governi si cancella la contrapposizione tra maggioranza, che decide senza ascoltare, e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere»: leggi e/o delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto con grande vantaggio per la qualità delle leggi approvate.
Nel caso della Svizzera, però sono presenti anche i seguenti aspetti:
1- i membri dei governi collegiali svizzeri ( ai livelli: comunale, cantonale e federale) devono rispettare le regole della COLLEGIALITA’ : non possono parlare a nome personale, nè a nome del partito, nè riferire le divergenze all’interno dell’organo collegiale.
2- La partecipazione al governo non è “una scelta” ma un obbligo: dipendente dal voto popolare ( elezione diretta, a livello comunale / cantonale), oppure da regole ( livello federale).3- In Svizzera sia i governi che il Parlamento sono affiancati dalla Democrazia Diretta. La raccolta delle firme in Svizzera è semplificata, pertanto i referendum abrogativi sono effettivamente praticabili dai cittadini, per questo esiste il detto: ” In Svizzera tutti i partiti sono al governo ed i cittadini all’opposizione”.
4- A livello federale, e spesso anche nei livelli inferiori ( per esempio nel mio comune di residenza) , il “Presidente del consiglio” e/o ” il sindaco” sono a rotazione per un anno.La storia ha indotto gli svizzeri a diffidare del “grande personaggio”.E’ aupicabile che questo primo “governo di tutti i partiti” che include delle somiglanze con un governo collegiale svizzero, porti con sè anche gli altri aspetti.
Sono graditi i vostri commenti, eventulamente anche qui:
https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/governi-collegiali-e-rappresentativi/#post-4093- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Cari amici, vista la situazione “sensibile” e che crea attenzione ed interesse tra i cittadii italiani ( anche persone che so come molto disinteressate a certi temi, si interessano e mi fanno domande), come dicevo alla riunione ho mandato al FQ, a Grillo ed a FRaccaro questo testo, qui sotto.
L’ho fatto a titolo personale.
Potremmo anche allargare la cerchia dei contatti ( Parlamentari … organi di informazione … associazioni … persone interessate …).
E potrenmo farlo a nome di piu’ demcrazia italia.Raccomando di decidere, se possibile in fretta, per “cogliere la palla al balzo”
= = =NUOVO GOVERNO IN ITALIA E GOVERNI COLLEGIALI – ANALOGIE E DIFFERENZE
“Tutti i partiti al governo”, sarebbe forse un’ “ammucchiata”?
Ci sono paesi in cui questa è la situazione normale: in Svizzera, sia livello federale che locale, tutti i maggiori partiti che sono rappresentati in parlamento sono chiamati a svolgere funzioni di governo , anche se hanno programmi e orientamenti assolutamente diversi. Il concetto base è che, come tutti i cittadini sono rappresentati nel potere legislativo (parlamento), così tutti i cittadini devono essere rappresentati nel potere esecutivo (governo). Gli svizzeri lo chiamano “governo collegiale” e potrebbe essere classificato anche come “collegiale e rappresentativo”. Dove vivo e dove, sebbene straniero, sono stato eletto nel consiglio comunale della cittadina ho avuto modo di vederli all’opera ed apprezzarne gli effetti.
In questi governi si cancella la contrapposizione tra maggioranza, che decide senza ascoltare, e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere»: leggi e/o delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto con grande vantaggio per la loro qualità.
Nel caso della Svizzera, sono presenti anche i seguenti aspetti:
– i membri dei governi collegiali svizzeri ( ai livelli: comunale, cantonale e federale) devono rispettare le regole della COLLEGIALITÀ : non possono parlare a nome personale, né a nome del partito, né riferire le divergenze all’interno dell’organo collegiale.
– La partecipazione al governo non è “una scelta” ma un obbligo: dipendente dal voto popolare ( elezione diretta, a livello comunale / cantonale), oppure da regole ( livello federale).
– In Svizzera sia i governi che il Parlamento sono affiancati dalla Democrazia Diretta. La raccolta delle firme in Svizzera è semplificata, pertanto i referendum abrogativi sono effettivamente praticabili dai cittadini, per questo esiste il detto: ” In Svizzera tutti i partiti sono al governo ed i cittadini all’opposizione”. Inoltre sono possibili le «iniziative» : con le quali i cittadini fanno le loro proposte e le votano.
– A livello federale, e spesso anche nei livelli inferiori ( per esempio nel mio comune di residenza) , il “Presidente del consiglio” e/o ” il sindaco” sono a rotazione per un anno.
La storia ha indotto gli svizzeri a diffidare del “grande personaggio”.
L’eventualità che il popolo decida con referendum costringe i partiti a conciliare le proprie posizioni, normalmente riescono a mettersi d’accordo anche se hanno orientamenti molto diversi. Ma non solo : i rappresentanti dei partiti nel Parlamento, essendo meno vincolati alle decisioni dell’esecutivo, possono proseguire a proporre e sostenere i loro programmi sia con il voto, SI o NO, alle proposte del governo, sia con proposte di iniziativa parlamentare. Il risultato è che “tutti al governo” produce un de-potenziamento dei partiti; esistono, ma non hanno il potere ultimo. Ma questo consente loro anche di manifestare e perseguire più liberamente i loro programmi. L’ultima parola è sempre del popolo. Paradossalmente “tutti i partiti al governo” porta a de-partitizzare il governo, questo non è più ostaggio dei partiti. E’ la fine della partitocrazia ma questo rende più liberi anche i partiti di continuare a perseguire e manifestare i loro programmi.
E’ auspicabile che questo primo “governo di tutti i partiti”, che include delle somiglianze con un governo collegiale svizzero, porti poi con sé anche gli altri aspetti.
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Nuova versione, cercando di intergrare i suggerimenti di Erminio.
( ed eliminando i riferimenti personali ).
= = =
Altra modifica:
eliminata la frase: “tutti i partiti sono al governo ed i cittadini all’opposizione” , Cambiata con:
“Questi strumenti eliminano il monopolio del potere legislativo ed agiscono come deterrente per i partiti e gli organi legislativi politici ed inducono a fare leggi buone e necessarie al paese ed ai cittadini.”
= = =
SPiegato il vocabolo ” iniziative”:
“Inoltre i cittadini possono promuovere iniziative legislative”
= = =
Introdotte le precisazioni nell’ultima frase:
“anche se ora determinato da motivi contingenti, si consolidi in une forme stabili ed includa poi anche gli altri aspetti elencati e presenti nei governi collegiali svizzeri.”
= = =
Non contingenti ma “diversi”, nella frase precedente= = =
NUOVO GOVERNO IN ITALIA E GOVERNI COLLEGIALI – ANALOGIE E DIFFERENZE
“Tutti i partiti al governo”, sarebbe forse un’ “ammucchiata”?
Ci sono paesi in cui questa è la situazione normale: in Svizzera, sia a livello federale che locale, tutti i maggiori partiti che sono rappresentati in parlamento o in consiglio sono chiamati a svolgere funzioni di governo, anche se hanno programmi e orientamenti assolutamente diversi. Il concetto base è che, come tutti i cittadini sono rappresentati nel potere legislativo (parlamento o consiglio), così tutti i cittadini devono essere rappresentati nel potere esecutivo (governo). Gli svizzeri lo chiamano “governo collegiale” e potrebbe essere classificato anche come “collegiale e rappresentativo”. Questo tipo di governi consentono un migliore rispetto dei ruoli e la distinzione tra “legislativo” ed “esecutivo” . I governi risultano stabili e la centralità del parlamento come organo legislativo, libero da condizionamenti partitici, è meglio garantitaIn questi governi si cancella la contrapposizione tra maggioranza, che decide senza ascoltare, e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere»: leggi e/o delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto con grande vantaggio per la loro qualità.
Nel caso della Svizzera, sono presenti anche i seguenti aspetti:
– i membri dei governi collegiali svizzeri ( ai livelli: comunale, cantonale e federale) devono rispettare le regole della COLLEGIALITÀ : non possono parlare a nome personale, né a nome del partito, né riferire le divergenze all’interno dell’organo collegiale.
– La partecipazione al governo non è “una scelta” ma un obbligo: dipendente dal voto popolare ( elezione diretta, a livello comunale / cantonale), oppure da regole ( livello federale).
– In Svizzera sia i governi che il Parlamento sono affiancati dalla Democrazia Diretta. La raccolta delle firme in Svizzera è semplificata, pertanto i referendum abrogativi sono effettivamente praticabili dai cittadini. Inoltre i cittadini possono promuovere iniziative legislative. Questi strumenti eliminano il monopolio del potere legislativo ed agiscono come deterrente per i partiti e gli organi legislativi. Inducono a fare leggi buone e necessarie al paese ed ai cittadini.
– A livello federale, e spesso anche nei livelli inferiori, il “Presidente del consiglio” e/o ” il sindaco” sono a rotazione per un anno. In questo modo si contrasta il formarsi della figura del “grande personaggio” ed il costituirsi di posizioni di potere incompatibili con i ruoli e con la democrazia.
L’eventualità che il popolo decida con referendum costringe i partiti a conciliare le proprie posizioni, normalmente riescono a mettersi d’accordo anche se hanno orientamenti molto diversi. Ma non solo : i rappresentanti dei partiti nel Parlamento, essendo meno vincolati alle decisioni dell’esecutivo, possono proseguire a proporre e sostenere i loro programmi sia con il voto, SI o NO, alle proposte del governo, sia con proposte di iniziativa parlamentare. Il risultato è che “tutti al governo” produce un de-potenziamento dei partiti; esistono, ma non hanno il potere ultimo. Ma questo consente loro anche di manifestare e perseguire più liberamente i loro programmi, e questo li induce ad una maggiore coerenza e fedeltà ai programmi annunciati. L’ultima parola è sempre del popolo. Paradossalmente “tutti i partiti al governo” porta a de-partitizzare il governo, questo non è più ostaggio dei partiti. E’ la fine della partitocrazia ma questo rende più liberi anche i partiti di continuare a perseguire e manifestare i loro programmi. I governi collegiali migliorano anche i partiti.
E’ auspicabile che questo primo “governo di tutti i partiti”, che include delle somiglianze con un governo collegiale svizzero, anche se ora determinato da motivi diversi, si consolidi in forme stabili ed includa poi anche gli altri aspetti qui elencati e presenti nei governi collegiali svizzeri.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Nuova versione. dopo che il governo si e’ costituito.
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COSA SONO I GOVERNI COLLEGIALI.Dobbiamo purtroppo constare che il nuovo governo italiano è il risultato di uno dei peggiori “giochi di palazzo” che la storia del nostro paese abbia vissuto. Sarà il caso di interrogarsi su come impedire che un gruppetto insignificante di parlamentari possa creare i presupposti per una crisi, ma non ci occuperemo di questo per il momento nè ci esprimeremo su un giudizio in merito al governo stesso o la sua composizione. Prendiamo in considerazione un solo aspetto di questo governo, un aspetto di dettaglio ma comunque importante, e ci poniamo la domanda: “Tutti i partiti al governo”, sarebbe forse un’ “ammucchiata”?
Ci sono paesi in cui questa è la situazione normale: in Svizzera, sia a livello federale che locale, tutti i maggiori partiti che sono rappresentati in parlamento o in consiglio sono chiamati a svolgere funzioni di governo, anche se hanno programmi e orientamenti assolutamente diversi. Il concetto base è che, come tutti i cittadini sono rappresentati nel potere legislativo (parlamento o consiglio), così tutti i cittadini devono essere rappresentati nel potere esecutivo (governo). Gli svizzeri lo chiamano “governo collegiale” e potrebbe essere classificato anche come “collegiale e rappresentativo”. Questo tipo di governi consentono un migliore rispetto dei ruoli e la distinzione tra “legislativo” ed “esecutivo” . I governi risultano stabili e la centralità del parlamento come organo legislativo, libero da condizionamenti partitici, è meglio garantita
In questi governi si cancella la contrapposizione tra maggioranza, che decide senza ascoltare, e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere»: leggi e/o delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto con grande vantaggio per la loro qualità.
Nel caso della Svizzera, sono presenti anche i seguenti aspetti:
– i membri dei governi collegiali svizzeri ( ai livelli: comunale, cantonale e federale) devono rispettare le regole della COLLEGIALITÀ : non possono parlare a nome personale, né a nome del partito, né riferire le divergenze all’interno dell’organo collegiale.
– La partecipazione al governo non è “una scelta” ma un obbligo: dipendente dal voto popolare ( elezione diretta, a livello comunale / cantonale), oppure da regole ( livello federale).
– In Svizzera sia i governi che il Parlamento sono affiancati dalla Democrazia Diretta. La raccolta delle firme in Svizzera è semplificata, pertanto i referendum abrogativi sono effettivamente praticabili dai cittadini. Inoltre i cittadini possono promuovere iniziative legislative. Questi strumenti eliminano il monopolio del potere legislativo ed agiscono come deterrente per i partiti e gli organi legislativi. Inducono a fare leggi buone e necessarie al paese ed ai cittadini.
– A livello federale, e spesso anche nei livelli inferiori, il “Presidente del consiglio” e/o ” il sindaco” sono a rotazione per un anno. In questo modo si contrasta il formarsi della figura del “grande personaggio” ed il costituirsi di posizioni di potere incompatibili con i ruoli e con la democrazia.
L’eventualità che il popolo decida con referendum costringe i partiti a conciliare le proprie posizioni, normalmente riescono a mettersi d’accordo anche se hanno orientamenti molto diversi. Ma non solo : i rappresentanti dei partiti nel Parlamento, essendo meno vincolati alle decisioni dell’esecutivo, possono proseguire a proporre e sostenere i loro programmi sia con il voto, SI o NO, alle proposte del governo, sia con proposte di iniziativa parlamentare. Il risultato è che “tutti al governo” produce un de-potenziamento dei partiti; esistono, ma non hanno il potere ultimo. Ma questo consente loro anche di manifestare e perseguire più liberamente i loro programmi, e questo li induce ad una maggiore coerenza e fedeltà ai programmi annunciati. L’ultima parola è sempre del popolo. Paradossalmente “tutti i partiti al governo” porta a de-partitizzare il governo, questo non è più ostaggio dei partiti. E’ la fine della partitocrazia ma questo rende più liberi anche i partiti di continuare a perseguire e manifestare i loro programmi. I governi collegiali migliorano anche i partiti.
E’ auspicabile che la forma del “governo di tutti i partiti”, che include delle somiglianze con i governi collegiali svizzeri, anche se ora è stata determinata da motivi diversi, si consolidi in forme stabili ed includa poi anche gli altri aspetti qui elencati e presenti nei governi collegiali svizzeri.
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Testo persnale, di Leonello Zaquini
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I GOVERNI COLLEGIALI, CON “TUTTI I PARTITI DENTRO”, VISTI DA VICINO.
Sono stato per piu’ di 10 anni seduto in un consiglio comunale in Svizzera (cantone di Nechâtel, dove risiedo) ed ho visto all’opera i governi con “tutti i partiti”.
Infatti in Svizzera, sia a livello federale che locale, tutti i maggiori partiti che sono rappresentati in parlamento o in consiglio sono chiamati a svolgere funzioni di governo, anche se hanno programmi e orientamenti assolutamente diversi.
Il nuovo governo italiano è ben differente, e non intendo farne qui l’apologia nè le critiche. Ma la caratteristica ed i potenziali vantaggi dei “governi collegiali” , come vengono chiamati in Svizzera, meritano di essere conosciuti.Il concetto alla loro base è che, come tutti i cittadini sono rappresentati nel potere legislativo (parlamento o consiglio), così tutti i cittadini devono essere rappresentati nel potere esecutivo (governo). Questi tipi di governo consentono un migliore rispetto dei ruoli e la distinzione tra “legislativo” ed “esecutivo” . I governi risultano stabili e la centralità del parlamento come organo legislativo, libero da condizionamenti partitici, è meglio garantita.
In questi governi si cancella la contrapposizione tra maggioranza, che decide senza ascoltare, e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere»: leggi e/o delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto con grande vantaggio per la loro qualità. Le maggioranze sono “vere” e si esprimono esclusivamente in base ai contenuti.
I rappresentanti dei partiti nell’organo legislativo votano come credono opportuno, in base ai contenuti, e non come i loro “compagni di partito” nel governo propongono di fare.
Ma non solo, il consigliere che votasse sempre come con fa la maggioranza del suo gruppo consiliare verrebbe visto con sospetto: ” Ma quello, come fa a non avere mai idee sue? … legge le delibere prima di votarle? …”Nel caso della Svizzera,poi sono presenti anche i seguenti aspetti:
– i membri dei governi collegiali svizzeri ( ai livelli: comunale, cantonale e federale) devono rispettare le regole della COLLEGIALITÀ : non possono parlare a nome personale, né a nome del partito, né riferire le divergenze all’interno dell’organo collegiale.
– La partecipazione al governo non è “una scelta” ma un obbligo: dipendente dal voto popolare ( elezione diretta, a livello comunale / cantonale), oppure da regole ( livello federale).
– In Svizzera sia i governi che il Parlamento sono affiancati dalla Democrazia Diretta. La raccolta delle firme in Svizzera è semplificata, pertanto i referendum abrogativi sono effettivamente praticabili dai cittadini. Inoltre i cittadini possono promuovere iniziative legislative. Questi strumenti eliminano il monopolio del potere legislativo ed agiscono come deterrente per i partiti e gli organi legislativi. Inducono a fare leggi buone e necessarie al paese ed ai cittadini. Un intervento in cosiglio può terminare con il dire: ” Colleghi consiglieri, facciamo attenzione perche’ i cittadini possono prendere lîniziativa”.
– A livello federale, il “Presidente del consiglio” ed a livello comunale ” il sindaco” della mia cittadina sono a rotazione per un anno. In questo modo si contrasta il formarsi della figura del “grande personaggio” ed il costituirsi di posizioni di potere incompatibili con i ruoli e con la democrazia.
L’eventualità che il popolo decida con referendum costringe i partiti a conciliare le proprie posizioni, normalmente riescono a mettersi d’accordo anche se hanno orientamenti molto diversi. Ma non solo : i rappresentanti dei partiti nel Parlamento, essendo meno vincolati alle decisioni dell’esecutivo, possono proseguire a proporre e sostenere i loro programmi sia con il voto, SI o NO, alle proposte del governo, sia con proposte di iniziativa parlamentare. Il risultato è che “tutti al governo” produce un de-potenziamento dei partiti; esistono, ma non hanno il potere ultimo. Ma questo consente loro anche di manifestare e perseguire più liberamente i loro programmi, e questo li induce ad una maggiore coerenza e fedeltà ai programmi annunciati. L’ultima parola è sempre del popolo. Paradossalmente “tutti i partiti al governo” porta a de-partitizzare il governo, questo non è più ostaggio dei partiti. E’ la fine della partitocrazia ma questo rende più liberi anche i partiti di continuare a perseguire e manifestare i loro programmi. I governi collegiali migliorano anche i partiti.
Dobbiamo purtroppo constare che il nuovo governo italiano è il risultato di uno dei peggiori “giochi di palazzo” che la storia del nostro paese abbia vissuto. Sarà il caso di interrogarsi su come impedire che un gruppetto insignificante di parlamentari possa creare i presupposti per una crisi, ma queste sono altre considerazioni.
</span>Anche in base alla mia espereinza, ritengo sia auspicabile che la forma del “governo di tutti i partiti”, che include delle somiglianze con i governi collegiali svizzeri, anche se ora in Italia è stata determinata da motivi diversi e deprecabili, si consolidi in forme stabili ed includa poi anche gli altri aspetti qui elencati e presenti nei governi collegiali svizzeri.
Per altre domande e chiarimenti potete anche scrivere qui:
https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/governi-collegiali-e-rappresentativi/#post-4888- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Anche a me piace un sistema del genere da parecchi anni, MA …
sono uno stratega antisistema globale …
e per “cambiare il mondo” la ricetta deve essere sintetica.
La proposta di governo collegiale va nell’appendice e presentata come “versione” di alta qualità, ma non può essere imposta. Ogni popolo dovrebbe conoscerla e capirla, e poi decidere se la vuole.
Strategicamente parlando, se prima si rende operativa la democrazia rappresentativa più o meno generica, si conquista il diritto di rifiutare obblighi di ogni tipo (incluso il debito pubblico). Per cui io proporrei un governo collegiale come terzo passo.
(1. Rendere possibile la democrazia con una legge elettorale corretta. 2. Fare una grande pulizia, riordinare, slegarsi da obblighi. 3. Cambiare e migliorare la struttura democratica e delle istituzioni, per esempio scegliendo un governo collegiale.
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Oggi conferenza
22– Governi collegiali e rappresentativi
(https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/governi-collegiali-e-rappresentativi/)23– Potenziare gli strumenti degli organi di garanzia
(https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/potenziare-gli-strumenti-degli-organi-di-garanzia/)24– Estendere il potere legislativo ai cittadini mediante revisione art. 70 cost.(https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/estendere-il-potere-legislativo-ai-cittadini-mediante-revisione-art-70-cost/)I 27 temi: https://www.piudemocraziaitalia.org/articoli/fare-il-cambiamento/
(https://www.piudemocraziaitalia.org/articoli/fare-il-cambiamento/)DATA INCONTRO: SABATO 06/11/2021, su piattaforma on-line,
a partire dalle ore14.00
(chiusura prevista: ore 17.00),
all’indirizzo:
https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia
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