Home Forums 10 – FARE il cambiamento Sfiducia costruttiva

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    • #3964 Score: 0
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      Amministratore del forum
      17 punti

      SFIDUCIA COSTRUTTIVA                                           Classifica: 3°

      Consiste nell’impossibilità di “fare cadere ” un governo  votando la sfiducia o privandolo della “maggioranza” senza al tempo stesso avere un altro governo che possa sostituire il precedente. In questo modo un governo, vale a dire l’organo esecutivo,  rimane in carica nonostante abbia perso la maggioranza parlamentare, e continua a svolgere le proprie funzioni fin quando le forze politiche in parlamento non riescano ad accordarsi per formare un nuovo governo.
      Il vantaggio e’  rendere stabili i governi, ed anche liberare il parlamento ed i rappresentanti dai condizionamenti legati al dover “non fare cadere il governo”.
      I loro voti saran
      no più concentrati sui contenuti, con beneficio della qualità delle leggi adottate. Vengono anche impedite le manovre di lobby che agiscono tramite partiti anche piccoli.

      La Sfiducia costruttiva  è uno strumento molto diffuso in Europa ed in altri paesi del mondo, E’ presente in:  Germania, Spagna, Belgio, Ungheria, Slovenia, Albania , come anche in Israele.

      = = =
      Inserito doc

       

      Stanza videoconferenza:

      https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia_19

      • Questo topic è stato modificato 3 anni, 6 mesi fa da portavoce. Motivo: link videoconferenza
      • Questo topic è stato modificato 3 anni, 3 mesi fa da Leonello Zaquini. Motivo: Inserito nel doc "fare il cambiamento"
      • Questo topic è stato modificato 2 anni, 10 mesi fa da portavoce.
    • #4613 Score: 1
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      SFIDUCIA COSTRUTTIVA

      Consiste nell’impossibilità di “fare cadere ” un governo  votando la sfiducia o privandolo della “maggioranza” senza al tempo stesso avere un altro governo che possa sostituire il precedente. In questo modo un governo, vale a die l’organo esecutivo,  rimane in carica nonostante abbia perso la maggioranza parlamentare, e continua a svolgere le proprie funzioni fin quando le forze politiche in parlamento non riescano ad accordarsi per formare un nuovo governo.
      Il vantaggio e’  rendere stabili i governi, ed anche liberare il parlamento ed i rappresentanti dai condizionamenti legati al dover “non fare cadere il governo”.
      I loro voti sarano piu’ concentrati sui contenuti, con beneficio della qualità delle leggi adottate. Vengono anche impedite le manovre di lobby che agiscono tramite partiti anche piccoli.

      La Sfiducia costruttiva  è uno strumento molto diffuso in Europa ed in altri paesi del mondo, E’ presente in:  Germania, Spagna, Belgio, Ungheria, Slovenia, Albania , come anche in Israele.

    • #4616 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      A pag 8 di questo documento della Camera, si fa accenno alla “sfuducia costruttiva” tra le diverse proposte in calendario come “punti di cambiamento”.

      La Sfiducia costruttiva e’  citata nel capitoletto “elezione diretta del Presidente della Repubblica”.
      Purtroppo non le  e’ stato dedicato un capitolo a parte, ma il provvedimanto sarebbe importante.

      https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1104514.pdf?_1564097148761

    • #4729 Score: 0
      Erminio Ressegotti
      Moderatore
      14 punti

      Pur essendo sicuramente un passaggio migliorativo che quanto meno elimina le crisi al buio di cui oggi ne vediamo una triste esempio, non penso che possa eliminare o modificare lo stile del fare politica da sempe in stile conflittuale post bellico, in assenza di una matura cultura popolare di democrazia paretcipata.

      Avrebbe sicuramente il pregio di eliminare i tempi di gestione politica ordinaria a cui dovrebbe adeguarsi l’attività parlamentare  nell’intervallo fra dimissioni e nuovo incarico. Ci dvrebbe anche essere l’obbligo di un programma di governo sottoscritto da tutti i gruppi della nuova coalizione

    • #5738 Score: 1
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Considerazioni fatte in “chat” in preparazione della discussiione via rete.
      = = =

      Purtroppo io sabato non ci posso essere per impegni di politica locale, prego scisarmi  per l’assenza.
      Il tema che introdurrei volentieri e’ quello della “Sfiducia costruttiva”. Il tema in fondo lo aveva (indirettamente) proposto FRaccaro, che lo proponeva come norma di legge.

      Se avessi potuto intervenire, avrei portato l’esempio Svizzero dove non esiste la “sfiducia costruttiva” e nemmeno la “sfiducia” e quindi nemmeno il “porre la fiducia”, questo comporta il fatto che i rappresentanti
      – votano SUL CONTENUTO DELLA PROPOSTA, non “per altro”.
      Inoltre:
      – Votano come credono corretto ( non esiste il “voto di squadra” … la “disciplina di partito” … ecc ecc).

      Quindi le decisioni prese a maggioranza corrispondono ad una “maggioranza vera, di persone individualmente pensanti sul tema in votazione”.

      Questo migliora la qualità delle decisioni prese dagli organi legislativi.

      La “disciplina di partito” come anche la “disciplina di governo”, invece falsano le maggioranze sul tema specifico in votazione:
      – si perde in rappresentantività delle decisioni. Anche tra gli elettori di uno stesso partito su ogni tema specifico ci sono sempre opinioni diverse. Se tutti i rappresentanti di quel partito “ubbidiscono alla maggioranza del partito” la decisione finale non rispecchia la volonta’ dei cittadini: il sistema rappresentativo non e’ rappresentativo.
      – la maggioranza effettiva delle opinioni (anche nell’organo legislativo) sul tema specifico potrebbe essere diversa da quella che si esprime: l’organo legislativo non risulta “rappresentativo nemmeno di se’ stesso.
      – la “disciplina di partito” ( o “di governo”) inducono i rappresentanti a : non studiare i temi in votazione.

      – La qualita’ delle decisioni ne risente.
      = = =

      La “fiducia costruttiva” serve per rendere più stabii i governi e con questo si riduce il problema del voto dei rappresentanti “per altro” e non per il tema posto in votazione.

      Questo modo di votare “non sul tema specifico, ma per altro, nella cultura politica diffusasi nel paese dove vivo ( la Svizzera) e piuttosto rispettata anche da molti cittadini, e’ detto ” Voto gregario” = voto non sui contenuti .

      E’ sinonimo di incivilta’, ed e’ anche piuttosto diffusa la regola: “meglio non votare che sbagliarsi a votare” ( per cui e’ meglio che non ci sai il quorum, che trasforma l’astensione in voto … ).

      Nel Parlamento italiano e’ prassi corrente forzare i parlamentari a “votare in modo gregario”.
      La sfiducia costruttiva, ridurrebbe questa prassi.
      = = =

       

      il tema della sfiducia costruttiva si affianca al tema dei ” governi collegiali ” : entrambe le soluzioni mirano a liberare gli organi legislativi dal ricatto della ” crisi di governo – tutti a casa ” e consente di :
      – votare sui contenuti delle leggi proposte.

      Se anche una legge proposta dal governo ( che la decide a maggioranza al suo interno ) non passa … semplicemente quella legge non passa .
      Il governo ( sempre discutendola al suo interno e decidendo anche li’ a maggioranza) se vorra’ ne proporra’ un altra … e cosi’ via.

      Dove esistono ” governi collegiali ” le crisi di governo proprio non ci sono.
      Anche perche’ spesso ( a livello comunale e cantonale ) i membri dell’ esecutivo sono stati eletti dai cittadini : sono risultati i piu’ votati nelle liste dei diversi partiti che li hanno presentati … si trovano a dover cooperare tra di loro nel governo ( nel quale anche si decide a maggioranza ) come quelli che sono stati eletti nell’ organo legislativo .

      La ” destituzione ” di un ministro puo’ essere decisa per il suo non rispetto delle regole della collegialita’ o altre gravi mancanze . Al suo posto subenttera’ il primo non eletto .
      Altre volte la ” crisi di governo ” puo’ essere decisa dai cittadini stessi che , come hanno deciso la composizione del governo, possono revocarlo e rieleggerlo ( questo e’ possibile in alcuni cantoni, non in tutti e non a livello federale ).
      Questo e’ il sistema svizzero dei governi collegiali che sono anche ” rappresentativi ” delle posizioni dei cittadini : anche al loro interno si decide a maggioranza.

      In altri paesi ( Germania … ed altri ) invece i governi sono frutto di ” accordi tra partiti ” ( come da noi ) , ma la ” crisi di governo ” , pur se possibile , implica l” indicazione del nuovo governo .
      Questo riduce il fenomeno della ” crisi / ricatto ” per imporre il risultato di votazioni .

      ===
      Trovate

      altri dettagli nel forum , in corrispondenza ai due diversi punti .

      Per esempio qui sui governi collegiali :

      https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/governi-collegiali-e-rappresentativi/#post-4888

    • #5802 Score: 0
      caspiat
      Spettatore
      -2 punto

      … anche questo potrebbe farlo una assemblea civica, perché è l’organo al disopra dei tre poteri!

      A questo scopo serve moltissimo fars il’organigramma teorico delal democrazia rappresentativa, poi fare l’organigramma reale, tenendo conto die processi e delle interazioni tra i tre poteri, e poi ideare un organigramma funzionale che garantisca democrazia e sovranità del popolo. Ne uscirà un disegnino nuovo, non applicato in nessuna parte del mondo …

    • #5814 Score: 0
      Nicola
      Amministratore del forum
      4 punti

      eliminare la possibilità di porre la fiducia forzando l’approvazione di una legge, potrebbe essere una soluzione che contribuirebbe a cercare consenso discutendo tra tutti i parlamentari [maggioranza e opposizione], avvicinandoci a quello che è la ricaduta di un “Governo Collegiale”

      O almeno limitarla ad 1 volta all’anno.

      Articolo 94

      https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-iii/sezione-i/articolo-94

      Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
      Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
      Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
      Il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.
      La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

       

      https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-iii/sezione-i/articolo-95

      Articolo 95

      Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei Ministri.

      I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri [cfr. art. 89].

      La legge provvede all’ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l’organizzazione dei Ministeri [cfr. art. 97 c.1].

       

      https://www.money.it/voto-di-fiducia-governo-come-funziona-a-cosa-serve

       

      Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un utilizzo massiccio del voto di fiducia, tale da diventare quasi una prassi nelle dinamiche tra governo e parlamento. Si pensi che solo nell’ultima legislatura si è fatto ricorso al voto di fiducia ben 108 volte, nonostante questo strumento sia stato creato per rispondere ad esigenze “eccezionali”.

       

      • Questa risposta è stata modificata 2 anni, 9 mesi fa da Nicola.
    • #5816 Score: 0
      Nicola
      Amministratore del forum
      4 punti

      Che cosa sono i voti di fiducia

      L’esecutivo può decidere di mettere la fiducia su un disegno di legge, legando il proprio destino a quello del testo. Nasceva per ricompattare la maggioranza in situazioni eccezionali, ma viene sempre più utilizzato per velocizzare il dibattito e assicurare l’approvazione di proposte molto discusse.

      Che cosa sono i voti di fiducia

      Definizione

      Nei sistemi parlamentari come il nostro, gli elettori non eleggono direttamente il presidente del consiglio, ma solo i rappresentanti in parlamento; perciò il governo, dopo la nomina da parte del capo di stato, ha bisogno del sostegno di una maggioranza parlamentare per entrare in carica. Questo sostegno si esprime attraverso il voto di fiducia, base del rapporto tra governo e parlamento, e regolato dall‘articolo 94 della costituzione italiana.

      Esistono 3 tipi di fiducia: i) su mozioni o risoluzioni, tra cui quelle utilizzate per sancire il sostegno parlamentare alla nascita di ogni nuovo esecutivo; ii) mozioni di sfiducia nei confronti del governo o di singoli ministri; iii) o su specifici progetti di legge considerati decisi per l’attuazione del programma di governo.

      Proprio quest’ultima è la tipologia più ricorrente, diventata con il tempo un elemento molto controverso del dibattito parlamentare. Non essendo presente in costituzione, il suo funzionamento è normato dai regolamenti di camera e senato, che ne stabiliscono pure i limiti: «la questione di fiducia non può essere posta su proposte di inchieste parlamentari, modificazioni del regolamento e relative interpretazioni o richiami, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni, nomine, fatti personali, sanzioni disciplinari ed in generale su quanto attenga alle condizioni di funzionamento interno della Camera e su tutti quegli argomenti per i quali il Regolamento prescrive votazioni per alzata di mano o per scrutinio segreto».

      Dati

      Nella XVI legislatura (2008-2013) ci sono stati 96 voti di fiducia su disegni di legge, 1,6 al mese. Specialmente durante l’esecutivo Monti lo strumento è stato particolarmente utilizzato, ben 51 volte in 17 mesi di governo, circa 3 volte al mese. Nei primi 42 mesi della XVII legislatura (governi Letta e Renzi) i voti di fiducia su disegni di legge sono stati 76, 1,8 al mese. Interessante mettere in relazione il numero di fiducie con il totale delle leggi approvate, un modo per capire il reale impatto del fenomeno sulle dinamiche parlamentari. Mettendo insieme i dati degli ultimi 4 governi (Berlusconi, Monti, Letta e Renzi) risulta che 1 legge su 4 (il 25%) è stata approvata con una voto di fiducia.

      Analisi

      L’uso massiccio dei voti di fiducia nelle dinamiche di camera e senato è diventato ormai una prassi, con delle conseguenze chiare sulla quantità e qualità del dibattito parlamentare. Questo perché da un lato lo velocizza, specialmente sui decreti legge in scadenza, dall’altro lo limita, legando il destino del testo a quello dell’esecutivo. Come se non bastasse accadde spesso che la fiducia venga messa su un maxi emendamento del governo. In situazioni in cui il dibattito in commissione o in aula modifica la proposta del governo, l’esecutivo può decidere di rivoluzionare il testo modificato da deputati e senatori presentando un maxi emendamento a completa sostituzione del disegno di legge, su cui pone la fiducia.

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