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    • #5497 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      PREMESSA.
      Le cronache di questi giorni e la situazione critica e di tensione all’interno del M5S permettono di alimentare una riflessione sul tema: ” Partiti ed associazioi a-partitiche: due modi di fare politica”.

      Qui di seguito la bozza di una possibile lettera a Beppe Grillo sul tema.

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      Caro Beppe Grillo,

      abbiamo letto con interesse il tuo intervento del 29 giugno nel tuo blog, quello nel quale dichiari di sentirti “come circondato da tossicodipendenti “.

      In quel messaggio dici una cosa che troviamo molto condivisibile: ” Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco.”

      In quel tuo messaggio espliciti un problema importante: la tendenza  alla “degenerazione oligarchica dei partiti”. La tendenza da chi l’ha descritta e studiata è stata giudicata  come”deterministica”, vale a dire: indipendente dalla volontà. Il fatto e’ che chi opera in un determinato contesto ( Parlamento, Consigli, Governo … ) e’ indotto a vedere la realta’ da una certa prospettiva: non per “cattiveria” ma per necessità del suo lavoro.

      Il problema infatti è che, il M5S al momento di decidere di partecipare ad elezioni, di fatto e concretamente è diventato un partito. I partiti sono tali perchè fanno politica in un modo preciso ed una ambiente determinato

      Era molto apprezzabile l’intenzione di “non voler essere un partito”, ma se lavori in miniera rschi di prendere la silicosi. Non basta ” non voler essere … un minatore” er scongiurare il pericolo . Ogni ambiente lavorativo comporta determinate esigenze, e quindi determinati “punti di vista”.

      Un importante sociologo già nel 1800 ha studiato la “silicosi” dei partiti politici esaminando le “dinamiche di partito” in diversi paesi ( soprattutto UK e USA), e la malattia l’ha definita: “Degenerazione oligarchica dei partiti” ( Moisei Ostrogorski in “La democrazia ed i partiti politici” 1902). 

      La malattia del partitismo non te la descriviamo perchè ci pare tu l’abbia ben presente: e’ quella che tu definisci “statuto seicentesco”. I boss-di-partito ( qualsiasi partito) tendono a quello non perche’ “sono cattivi” ma perchè ne hanno bisogno: la democrazia nel partito complica loro la vita, inoltre disturba chi i partiti li aiuta per vincere le elezioni.

      Anche il tono preoccupato dei tuoi messaggi ci pare indichi il fatto che e’ opportuna una riflessione sugli errori fatti. Permettici di elencarli a partire dagli studi plurisecolari sul tema:

      1 – non avere tenuto conto del fatto che il “modo partito” non e’ l’unico per fare politica: esiste anche il modo ” a-partitico” consistente nel creare “gruppi di interesse” su temi specifici che “fanno fiato sul collo” al partito stesso ed a tutti i partiti. Per esempio la democrazia diretta non e’ stata introdotta in Svizzera , in California … da NESSUN partito, ma da associazioni a-partitiche che hanno fatto “fiato sul collo” ai partiti affinche’ la implementassero ( in Svizzera era attivo il “Movimento democratico” negli USA le “Leghe”).

      2- gli obiettivi del M5S, andavano organizzati sia: in un partito ( come e’ stato fatto, senza pero’ tenere conto che presentandosi alle elezioni quello era un partito, con i rischi che  comporta e non sono stati nemmeno presi provvedimenti per ridurre il pericolo), ma andavano create anche delle associazioni a-partitiche ( che non si presentano alle elezioni ma operano nelle piazze …  in rete … ovunque possibile per tenere vivo il tema e fare “fiato sul collo”)

      Il momento e’ critico, ma si presta a fare chiarezza e questa produrrà di certo dei progressi verso quello che vogliamo: superare il modo di fare politica cosi’ come finiscono col farla i partiti.

      Restiamo a tua disposizione per approfondimenti e riflessioni sul tema.

      Forza che ce la faremo!

      Firma … XXX

       

      PS – qui di seguito qualche link che riteniamo possa essere utile alla riflessione:
      https://www.larivista.ch/rivista/2020/marzo/25/

      I DUE MODI DI FARE POLITICA : PARTITICO E A-PARTITICO

      Una lista di punti per “Fare il cambiamento” raccolta tra cittadini e gruppi a-parttici di democratici ( non tra partiti):

      Fai clic per accedere a FareIlCambiamento-27punti-v8.pdf

    • #5500 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      TEMA: “Partismo” e “Degenerazione oligarchica
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      Spero risulti chiaro nel testo che ho proposto per la lettera a Grillo.

      Ma aggiungo  qualche considerazione sperando che chiarisca:

      Del fenomeno se ne parla del 1800, ed anzi la Repubblica di Venezia aveva preso provvedimenti contro il “partitismo” gia’ mille anni fa … ma Grillo ( e non solo lui) palesemente non consce il fenomeno … la “degenerazone oligarchica ” del PARTITO M5S ( sedicente “movimento”) e’ sotto ai nostri occhi … ma nessuno popone i rimedi:
      – democrazia diretta moderna come strumento legislativo in mano ai CITTADINI per eliminare il MONOPOLIO DEL POTERE LEGISLATIVO DEI PARTITI … non i “Plebisciti alla Rousseau”, per prendere le decisioni all’interno del partito … da parte degli “attivisti” : quella non sara’ MAI “democrazia diretta” anche se la democrazia NEI patiti e’ anche importante e puo anche SOMIGLIARE alla democrazia diretta).

      – “due mandati poi a casa” come LEGGE PER TUTTI I PARTITI:
      ” Salvini ? … due mandati poi a casa!
      ” Renzi ? … due mandati poi a casa!
      ” BURLEScone ? … due mandati poi a casa !”
      Per quello erano state raccolte 7 volte le firme necessarie in un 180 ottantesimo del tempo disponibile !

      Ma il PARTITO ( = OGNI partito) gli obiettivi e le proposte di legge ( anche quelle dei cittadini) li usa NON per realizzarli, ma per “farsi bello”.

      Questa DEGENERAZIONE PARTITICA è ben evidente anche nel M5S.

      Come si fa?

      REGOLE FONDAMENTALI:
      – statuti democratici ai partiti.
      – Promesse elettorali” con valore legale.

      E soprattutto:
      – si affiancano al partito, associazioni politiche a-partitiche che fanno FIATO SUL COLLO AL PARTITO.

       

    • #5513 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      La discussione e’ proseguita nella chat di “Pensare insieme”.

      Qui un mio intervento:

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      Quanto ai rimedi alla malattia cronica delle organizzazioni che mirano a “fare eleggere persone in posti” ( i PARTITI), vale a dire la “degenerazione oligarchica”, certo che i rimedi esistono. Secondo Ostrogorski che ha analizzato il tema ( 1902) questo sono soprattutto:

      1) la democrazia diretta: quella VERA consistente nell’ ELIMINARE IL MONIPOLIO DEL POTERE LEGILATIVO , (La democrazia interna al partito … associazione … e’ anche utile ma non e’ “democrazia diretta” semmai ci somiglia un po’: i consgli odi amministrazione di una SPA non e’ il “parlamento degli azionisti”, ma ci somiglia un po’ ).

      2) La democrazia ed il dialogo all’interno del partito. ( Definito nello statuto).

      3) i governi collegiali.

      4) Attribuire valore legale ai “programmi elettorali”.

      Ed altri strumenti ancora.
      Per i quali passo un altro link:

      https://www.piudemocraziaitalia.org/wp-content/uploads/2021/04/FareIlCambiamento-27punti-v8.pdf

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      Ed un commento di Enrico:
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      Rispondo a Leonello , per quanto ne so.
      1)Argomento: “ELIMINARE IL MONOPOLIO DEL POTERE LEGISLATIVO” del Parlamento.
      Mia opinione :s’impone una RIFORMA COSTITUZIONALE.
      Domande:
      -quali passi dobbiamo fare per relizzarla, tenuto conto della Costituzione vigente ?
      -il Movimento dovrebbe discuterne al suo interno e poi inserirlo nel suo programma?

      2)Argomento: “DEMOCRAZIA E DIALOGO ALL’INTERNO DEL PARTITO”
      Mia opinione e’ come la tua, va definita nello Statuto

      3)Argomento:”GOVERNI COLLEGIALI”
      Mia opinione: anche in questo caso s’impone una riforma costituzionale.
      Comunque io non ritengo che il governo collegiale sia adatto agli italiani;ogni costituzione deve essere tagliata sul proprio popolo , e noi non siamo come gli svizzeri che hanno 700 anni di governo collegiale.
      Potremmo pero’ almeno far si’ che l’Esecutivo non sia nominato dal Presidente della Repubblica, ma dal Parlamento stesso.
      E poi la SFIDUCIA COSTRUTTIVA.
      E la pura PROPORZIONALITA’ nel criterio di elezione, che e’ funzionale alla democrazia diretta .

      4)Argomento:”VALORE LEGALE AI PROGRAMMI ELETTORALI”.
      Mia opinione: non sono a conoscenza di questa proposta , potresti spiegarla?
      ———————————-
      Infine, per far parte del gruppo PIU’ DEMOCRAZIA si devono versare 20 Euro l’anno.
      La cosa non mi convince.
      Io vorrei proseguire su questo blog, se riusciamo a concentrarci sui PENSIERI piu’ che sui COMMENTI ALLE NOTIZIE E AI POST.

      Grazie
      ED

      Grazie
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      Altri commenti qui di seguito

    • #5514 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Mio commento successivo.
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      TEMA : Rimedi alla “degenerazione oligarchica dei partiti” e obiettivi del Partito M5S.
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      Grazie Enrico dei tuoi commenti.

      Certamente delle riforme al fuzionamento della societa’, che consentano di contrastare il “partitismo” e la “degenerazione oligarchica dei partiti” , esigono dei ritocchi alla Costituzione.

      Del resto il M5S, se vuole proporre la democrzia diretta quei ritocchi li deve mettere i programma, e nel programam li aveva messi.

      Infatti Fraccaro aveva proposto la introduzione della “Legge di iniziativa popolare a voto popolare ” ( detta “Referendum propositivo”) e quella riforma costutuzionale e’ anche stata approvata alla camera ( febbraio 2019).
      Poi l’iter su quel tema si e’ interrotto … ai partiti quella riforma non piaceva … , ma e’ proseguito su un’altra “rforma costituzionale” : la riduzione dei parlamentari.
      (Peccato che quella riforma invece asseconda e rinforza la “degenerazione oligarchica” ed il partitismo. Infatti ha raccolto la totalita’ dei consensi dei partiti)

      Questo per rispondere a quello che mi pare la obiezione piu’ ricorrente nel tuo messaggio: la necessita’ di ritoccare la costituzione.

      E’ effettivamente una necessita’, che per altro e’ possibile fare.

      Poi , rispondero’ piu’ in dettaglio agli altri punti.
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      Altro commento, da parte mia.
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      TEMA: strumenti per evitare la “degenerazione oligarchica dei partiti”

      Riprendo la discussione sul tema dell’errore  del M5S di avere sottovalutato i problemi derivanti dal fatto di essere diventato OGGETTIVAMENTE un partito ( avendo deciso di fare politica partecipando al elezioni).

      Avevo ricevuto commenti da Enrico ed avevo dato qualche prima risposta, promettendone altre.
      Sebbene in ritardo, ne fornisco altre qui di seguito. Ma per evitarvi di rintracciare tutta la discussione,  la riassumo brevemente ( e poi metto un link ad un forum dove l’ho memorizata).

      1° I partiti sono quelle organizzazioni che decidono di fare politica, mediante l’elezione di persone negli organi legislativi ed esecutivi. Attività anche utie ma che implica pericoli specifici.
      Il M5S ha avuto il merito di “NOn voler essere un partito” ma prendendo quella decisione, avrebbe dovuto prendere coscienza di esserlo nei fatti e tenere conto dei “pericoli professionali del mestiere”, questi sono stati ben descritti da un sociologo del 1800: Moisei Ostrogorski che ha spiegato la “degenerazione oligarchica dei partiti” vale a dire:
      – la tendenza presente nei partiti a
      – –  ridurre la democrazia interna.
      – – mirare al “bene del partito” e non a quello della societa’ ( per esempio trasformanto proposte di legge in “bandiere propagandistiche” del partito. Esempio: “due mandati poi a casa” era una proposta di legge VALIDA PER TUTTI … non la “bandierina del partito”).

      Ritenendo che bastasse ” Non voler essere un partito” per non esserlo, il M5S e’ diventato un “partito mal organizzato”, e la “degenerazione oligarchica” si e’ scatenata in forma …  “pandemica”.

      I rimedi che avevo elencato, li ri-elenco:

      1) la democrazia diretta: quella VERA = Potere legislativo in mano anche ai cittadini . Che consiste nell’ ELIMINARE IL MONIPOLIO DEL POTERE LEGISLATIVO ai partiti, tutti. (Non la “bandierina propagandistica del partito”).
      Strumenti di democrazia diretta gia’ esistono in ITalia, e FRaccaro aveva proposto l’introduzione del “Referendum propositivo” ( la “legge di iniziativa popolare a voto popolare”): occorre attivarsi per fare progredire l’iter legislativo ( fermo al senato).

      2) La democrazia ed il dialogo all’interno del partito. ( Definito nello statuto, che utilizza eventualmente anche strumenti che SOMIGLIANO alla democrazia diretta).

      3) i governi collegiali: L’esecutivo e’ d fatto “de-partitizzato” e non puo’ piu’ essere usato dai partiti per “mettersi in mostra”

      4) Attribuire valore legale ai “programmi elettorali”: obbliga i partiti a rispettare le promesse elettorali.

      I Punti 1 e 2 sono stati discussi.
      Approfondisco il tema 3  “Governi collegiali” rimandando” ad un testo:

      “GOVERNI COLLEGIALI E RAPPRESENTATIVI
      I governi (o esecutivi) collegiali sono quelli nei quali sono presenti rappresentanti di tutte le
      forze politiche presenti nel Parlamento (o nell’organo legislativo) o almeno di quelli più importanti. Anche l’esecutivo risulta quindi rappresentativo degli elettori.
      Si cancella la contrapposizione tra maggioranza ( che decide senza ascoltare) e
      l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere». Leggi e delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto.
      I membri di un esecutivo collegiale sono tenuti a delle norme di comportamento
      specifiche :
      – Si devono esprimere in pubblico solo a nome dell’organo di cui fanno parte, non a nome
      personale e tanto meno a nome del partito.
      – Non possono riferire all’esterno le divergenze di opinione all’interno dell’organo collegiale.
      In caso di trasgressione vengono dimessi. La collegialità preclude ai partiti la possibilità di usare i governi per “mettersi in mostra”: de-partitizza i governi.

      Gli esecutivi collegiali sono presenti in Svizzera sia a livello comunale che cantonale ( i membri sono eletti individualmente e direttamente) sia a livello federale ( eletti dal Parlamento)”.

      Per rispodere alla obiezione di Erico , aggiungo che un “Governo collegiale” esiste oggettivaemente (anche se non perfettamente strutturato come tale, ed a prescindere dal giudizio sui protagonisti) anche in Italia oggi, senza modifiche alla Costituzione.

      IL testo lo si trova anche qui, a pag. 15 Al link qui sotto.

      Per il punto successivo:
      4) Attribuire valore legale ai “programmi elettorali”.
      Approfondirò e dettagliero’ alla prossima.

      Fai clic per accedere a FareIlCambiamento-27punti-v8.pdf

       

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