Home Forums 10 – FARE il cambiamento Semplificazione raccolta firme (denuncia ONU)

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    • #3963 Score: 1
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      Amministratore del forum
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      SEMPLIFICAZIONE RACCOLTA FIRME (DENUNCIA ONU) Classifica: 10°

      La procedura per la raccolta delle firme, per indire referendum o attivare leggi di iniziativa popolare, deve essere semplificata in modo da assicurare che la raccolta possa essere effettuata anche da semplici cittadini, senza costi eccessivi, presenza di certificatori, procedure burocratiche complesse.
      La semplificazione della raccolta delle firme renderebbe effettivi i diritti civili e gli strumenti di democrazia diretta esistenti.

      In provincia di Trento e’ stata resa possibile la raccolta di firme davanti ai supermercati eliminando quanto meno la richiesta di occupazione di suolo pubblico.

      E’ in itinere al Senato, dopo approvazione alla Camera, la modifica della legge 25 maggio 1970, n.352. In base alla modifica l’autenticazione delle firme risulterebbe possibile se attuata da cittadini designati dai promotori, tra coloro che siano in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento delle funzioni di presidente del seggio elettorale.

      In Europa le ECI ( leggi di iniziativa popolare) possono essere sottoscritte mediante firme elettroniche, via rete. In Svizzera la raccolta delle firme è possibile in modo semplificato, dato che le firme vendono controllate in un secondo momento, negli uffici comunali, verificandone la corrispondenza con i dati e le firme depositate in comune
      Anche la Commissione ONU per i diritti civili , dopo essere stata sollecitata, nel 2015 da attivisti italiani per la democrazia( comunicazione de 17 luglio 2015 da parte di Mario Staderini, Michele De Lucia), ha chiesto al Parlamento italiano di intervenire ( CCPR /C/127/D/2656/2015  del 28 novembre 2019) per semplificare le procedure.

      = = =
      iNSERTO DOC

       

      Stanza videoconferenza:

      https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia_02

      • Questo topic è stato modificato 3 anni, 2 mesi fa da portavoce. Motivo: link videoconferenza
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    • #4696 Score: 0
      Nicola
      Amministratore del forum
      4 punti

      Ecco un esempio di buona pratica per la raccolta firme, che prende spunto anche dalla sentenza ONU per migliorare e semplificare la vita dei cittadini nella partecipazione alla vita politica della regione e del Paese Italia.

      Peccato che solo le regioni con statuto autonomo, riescano a fare in fretta certi atti a favore dei cittadini.

       

      Raccolta firme all’ingresso delle aree commerciali: grazie al M5S il Trentino compie passi verso il riconoscimento di una libertà democratica
      Il M5S trentino porta a casa un altro risultato utile per l’ampliamento degli spazi per l’esercizio dei diritti politici……..

      Raccolta firme all’ingresso delle aree commerciali: grazie al M5S il Trentino compie passi verso il riconoscimento di una libertà democratica

    • #4756 Score: 0
      Erminio Ressegotti
      Moderatore
      14 punti

      Voglio segnalare che in Parlamento risulta essere in itinere una proposta fi legge che alla camera porta il numero 543 che è stata approvata  dalla Camera dei deputati  il 11/10/2018 e trasmesso al Senato in data 12/10/2018 – la numerazione della legge al Senato è n. 859 del 2018

      Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica30 marzo 1957, n.361, concernente l’elezione della Camera dei deputati,e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16maggio 1960, n.570, concernente l’elezione degli organi delleamministrazioni comunali, nonché altre norme in materia elettorale e di referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione.

      Per quanto ci riguarda la raccolta firme per i referendum all’art. 2 recita

      ………….

      Art. 2.(Modifiche alla legge 21 marzo 1990, n.53)

      b)dopo il comma 1 è inserito il seguente:«1-bis. Ad eseguire le autenticazioni dicui alla legge 25 maggio 1970, n.352, sono competenti altresì i cittadini designati dai promotori del referendum tra coloro che siano in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento delle funzioni di presidente di seggio elettorale di cui all’articolo 35, ottavo comma, del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 30 marzo 1957, n.361, e che non incorrano nei casi di esclusione di cui all’articolo 38, lettera f-bis), del medesimo ………..

      Penso che stante che già si parla di proroga a fine 2022 per la attivazione della piattaforma partecipativa promessa nell’ultimo decreto per applicare la sentenza ONU

      Se il riavvio della procedura all’interno della commissione parlamentare del Senato è bloccata per veti incrociati su altro contenuto della proposta di legge, si potrà chiedere la procedura di approvare la modifica puntuale della legge in vigore, inserendo esclusivamente il testo che ho evidenziato.

    • #5006 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      SEMPLIFICAZIONE RACCOLTA FIRME

      La procedura per la raccolta delle firme, per indire referendum o attivare leggi di iniziativa popolare, deve essere semplificata in modo da assicurare che la raccolta possa essere effettuata anche da semplici cittadini, senza costi eccessivi, presenza di certificatori, procedure burocratiche complesse.
      La semplificazione della raccolta delle firme renderebbe effettivi i diritti civili e gli strumenti di democrazia diretta esistenti.

      In provincia di Trento e’ stata resa possibile la raccolta di firme davanti ai supermercati eliminando quanto meno la richiesta di occupazione di suolo pubblico.

      E’ in itinere al Senato, dopo approvazione alla Camera, la modifica della legge 25 maggio 1970, n.352. In base alla modifica l’autenticazione delle firme risulterebbe possibile se attuata da cittadini designati dai promotori, tra coloro che siano in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento delle funzioni di presidente del seggio elettorale.

      In Europa le ECI ( leggi di iniziativa popolare) possono essere sottoscritte mediante firme elettroniche, via rete. In Svizzera la raccolta delle firme è possibile in modo semplificato, dato che le firme vendono controllate in un secondo momento, negli uffici comunali, verificandone la corrispondenza con i dati e le firme depositate in comune
      Anche la Commissione ONU per i diritti civili , dopo essere stata sollecitata, nel 2015 da attivisti italiani per la democrazia( comunicazione de 17 luglio 2015 da parte di Mario Staderini, Michele De Lucia), ha chiesto al Parlamento italiano di intervenire ( CCPR /C/127/D/2656/2015  del 28 novembre 2019) per semplificare le procedure.

       

      = = =
      Testo proposto, LZ 04-03-21
      = = =

    • #5559 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Sul tema “Semplificazione Raccolta firme”.

      Ci congratuliamo con l’associazione “Luca Coscioni” per il successo nell’aver ottenuto il consenso alla raccolta firme via rete: e’ un passo avanti molto importante.

      Qui di seguito aggiungo delle considerazioni in merito alla raccolta firme. IL tema ha anche molti risvolti ed aspetti di una certa complessità, sui quali riflettere ed approfondire.

      = = =

      Penso utile distinguere e tenere ben resenti i DUE livelli di discussione:
      – discussione tra attivistiti, li sono opportuni ragionamenti ed anche critiche ( sempre rispettose dell’opinione altrui … banale ….).
      – discussione pubblica: in quel caso raccomando di propagandare gli aspetti positivi, eventualmente anche accennando alle possibili future migliorie, ma facendo attenzione a non affiancarsi ai “favorevoli al ritorno al passato” e nemici delle migliorie.

      Per altro il tema e’ molto complesso, com risvolti di diversi tipi e livelli:
      – tecnici.
      – pratici.
      – legali,

      Accenno solo al fatto che:
      – in molti cantoni della Svizzera (incluso quello nel quale vivo) era stato introdotto il voto via rete. Ma e’ stato eliminato essendosi rivelato non sicuro.

      – la raccolta delle firme, per iniziative e referendum, non e’ mai stata fatta via rete, ma e’ fatta in modo cartaceo molto pratico. E per firmare
      occorre mettere: Nome / data di nascita / indirizzo / firma.
      IL controllo della validità della firma viene fatto DOPO la raccolta, nel comune e da impiegati comunali che verificano : dati / firma ( con la firma depositata in comune) / diritto di esprimersi (gli stranieri non possono firmare/votare per votazioni federali) / che per una iniziativa la firma di una persona sia una sola ( e’ facile sbagliarsi: la raccolta di firme e’ continua su temi diversi … capita spesso di non sapere se hai firmato o meno).
      INoltre esiste il problema del “controllo che la racolta delle firme non sia a pagamento” : chi lo facesse prende una multa.

      Ritengo che una raccolta corretta delle firme esiga:
      – – i controlli indicati al punto precedente
      – – il controllo dei controllori.
      ( IL comitato di iniziativa deve poter conoscere le firme che sono state rifiutate)

      E pero’ occorre che il siatema di raccolta firme sia anche :
      – – di uso pratico.
      Per esempio SPID mi risulta esiga “essere registrati” ( prego confermare) , per cui in piazza ci si troverebbe con centinaia di persone che ti dicono : ” Firmerei volentieri … ma … ”

      Siccome il tema e’ molto complesso, ed ha molti risvolti diversi, penso opportuno aprire una discussione nel Forum.
      Poi metto qui il link.

    • #5560 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Trovo in rete la coferma del fatto che per usare SPID occorra essere registrati:

      SPID: dove conviene effettuare la registrazione?

      Purtroppo questo puo’ limitare molto la praticità di uso dello strumento, fino a quando la stragrande maggioranza dei cittadini non sara’ registrata.

      – – –
      Mi pare che la raccolta di firme della iniziativa sull’eutanasia ( ass. “Luca Coscioni”) stia avvenendo via rete tramite la piattaforma privata: itAgile

      https://raccoltafirme.cloud/app/

      Certo sarebbe piu’ indicata una piattaforma pubblica, ma mi domando se esista.

      Occorrerebbe inoltre poi anche conoscere con quali strumenti e metodi si realizza:
      – l’identificazione della persona.
      – la verifica del suo diritto alla fima.
      – la verifica di eventuali firme doppie ( e la documentazione al comitato promotore che lo richieda).

      Anche utile e’ un :

      – controllo che la raccolta delle firme non sia a pagamento da parte di chi la esegue.

      Occorre di certo semplificare la raccolta delle firme.
      Occorre comunque garantire la correttezza di questa raccolta, altrimenti se si generano dei malfunzionamenti si corre il rischio di generare delle critiche che favorirebbero chi vorrebbe il “ritorno al passato”.

      = = =
      Sempre a margine del tema:

      Questa piattaforma ( partecipa-gov-it) pare molto adatta e gia’ risulta orientata al problema, come si puo’ leggere:
      https://partecipa.gov.it/processes/innovazione-tecnologica/f/20/proposals/448%205
      = = =

      Un intervento di Fabiana Dadone che parla di “affiancare” SPID alla raccolta tradizionale ( quindi consentendole entrambe, in modo da ridurre gli inconvenienti di entrambe):
      https://m.facebook.com/FabianaDadone/photos/a.553990244659452/3130854846972966/

      = = =

      A proposito delle “multe per firme a pagamento”:
      https://www.laregione.ch/svizzera/svizzera/1514144/firme-referendum-raccoglie-pagamento-neuchatel-multa

      = = =
      In questo forum si sono tenute riflessioni interessanti.
      https://forum.italia.it/t/iniziative-legislative-popolari-online-con-spid-e-firma-remota/2577

    • #5561 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Atre considerazioni:

      Certo una piattaforma pubblica sarebbe piu’ opportuna che non una privata.
      Suggerisco:
      – proporre che partecipa.gov.it consenta la raccolta di firme.
      ===
      Per usare SPID occorre essere registrati .

      Siccome non lo e’ ancora nessuno, usare SPID equivarrebbe a : non riuscire a raccogliere firme.

      Suggerisco:
      – propagandare l’ uso di SPID .
      E intanto :
      – usare altro anche se con difetti : privato … con richiesta e-mail … ed altri difetti (anche da scoprire ) .

      Ma soprattutto penso che occorra :
      – che la raccolta firme ” eutanasia ” riesca.

      Se non riuscisse sarebbe vantaggioso per gli oppositori al metodo .
      Quindi ritengo prioritario:
      – aiutare a raccogliere le firme

      = = =
      Inoltre, un altra considerazione:
      non mi e’ chiaro come la “certificazione” della firma possa essere fatta solo mediante indirizzi e-mail e mi pare impossibile che lo si possa fare:

      – gli indirizzi e-mail non consentono di appurare se chi “firma” ha il diritto di firmare o meno.
      – molti dispongono di molti indrizzi e-mail: potrebbero formare piu’ volte.
      – chiunque fosse in possesso di uno o diversi dei miei indirizzi e-mail potrebbe firmare a nome mio. Verrebbero annullate solo le firme di quelli che, ricevendo il messaggio di “firma avvenuta”, protestassero: “io non ho firmato” ma sarebbe di certo una minoranza … .

      = = =
      Non so come avvenga ( tecnicamente) il controllo mediante SPID, ma presumo sia meno impreciso / generico.

      Resterebbe il problema pratico che occorre essere registrati.
      Dice bene la Dadone: affiancare i due metodi SPID + tradizionale ( in prospettiva: il primo da estendere il secondo da superare, consentendo il tempo necessario alla transizione).

      = = =
      Altro problema: non so come potrebbero essere controllati i controllori sia di SPID, ed ancor meno del privato. Ne’ se e come sia previsto quel controllo.

    • #5564 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Altre cosiderazioni sulla “sicurezza”:

      Il problema al quale riflettevo e’ che:
      – la firma su carta che venisse giudicata “non valida” dell’impiegato comunale preposto al controllo della “validita’ delle firme”, la puoi controllare. Infatti:
      – il comitato sa quante firme ha raccolto,
      – il comune trasmette il numero delle firme valide ed il numero delle firme non -valide (statisticamente sono una cinquantina ogni mille firme).
      – il comitato puo’ chiedere di verificare le firme non valide e cosi’ puo’ controllare il lavoro del controllore.

      – Se il “controllore” della validita’ delle firme ( di un ente pubblico o privato) fa sparire delle firme digitali, non so come ci se ne puo’ accorgere.
      Questo mi pare un vero problema, al quale confesso che non avevo mai pensato ma mi pare si impone.

      Ritengo sia opportuno essere favorevoli alla firma digitale, dato che semplifica la raccolta, ma mi pare opportuno insistere nel richiedere che resti in vigore anche la raccolta cartacea ( come indicava anche la Dadone) e che venga semplificata la procedura per la raccolta cartacea eliminando il “verificatore sul posto” .
      = ==
      Controllo mediante e mail spedito a chi firma, da chi riceve la firma digitale.
      =  = =

      Purtroppo anche questa soluzione non mi pare, nemmeno quella, del tutto risolutiva,

      L’ email assicura chi lo riceve del fatto che:
      – la firma che ha trasmesso e’ arrivata al destinatario.
      e magari anche che:
      – il destinatario dichiara di accettarla e ritenerla valida.

      Ma se poi chi riceve le firme, la “ditta privata” o il “funzionario comunale” ( dipendente del politico, che non gradisce quella votazione popolare), decide di cancellare alcune migliaia di firme dal suo computer per dichiarare che “il numero di firme raccolte non era sufficiente … la votazone non si fa … “, come si fa a contraddirlo ?

      Non basterebbe nemmeno che:
      – copia dell’ e mail venga inviata anche al comitato promotore, in modo che anche quello posa fare il conteggio.
      Infatti il “controllore” potrebbe decidere di non mandare qualche e mail al comitato, per poter poi dichiarare che “le firme non erano sufficienti”, come fa il comitato ad accorgersene?

      Occorrerebbe che la “firma digitale” venisse fatta in parallelo:
      – all’ente che le raccoglie.
      – al comitato.
      chi “firma” spedisce (automaticamente) ai due.

      L’ente che raccoglie le firme fa la lista di quelle non valide, ma la lista deve essere controllabile e confrontable con l’altra.

      Resto convinto che la firma digitale sia un passo avanti, ma riflettendo al tema, capisco come mai nessuno qui in Svizzera propone la firma digitale e mi rendo conto che il sistema cartaceo-semplifcato e’ probabilmente il piu’ sicuro ed anche pratico.

      Tanto piu’ che conosco diverse persone che firmano spesso e volentieri ma non hanno e-mail.

      Penso opportuno rivendicare la firma cartacea in PARALLELO alla firma digitale (come proposto dalla Dadone)

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