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Leonello Zaquini
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I MODI DI FARE POLITICA – PARTITICO E A-PARTITICO – INTRODUZIONE

Un partito politico è quella organizzazione politica che  persegue i propri obiettivi mirando a fare eleggere rappresentanti negli organi legislativi ed esecutivi.
Questo modo di fare politica è molto diffuso, in certi contesti à  indispensabile che esista ( tanto che molti lo danno come per “scontato”), ma non è l’unico.

L’altro modo di fare politica à quello del

– il gruppo di interesse a-partitico.

(Detto anche in sociologia “gruppo di pressione”).
Questo metodo di fare politica consiste nel perseguire alcuni obiettivi politici, ben definiti, propagandando gli obiettivi e facendo leva sulla popolazione affinchè i partiti (possibilmente tutti, o almeno più di uno)  sostengano quegli obiettivi negli organi decisionali in modo che si concretizzino in leggi. Il “gruppo di interesse”, a differenza di un partito, non presenta proprie “liste elettorali” in caso di elezioni.

Nel seguito esamineremo i vantaggi e gli svantaggi dei due modi di fare politica e come sia indispensabile che i due sistemi di fare politica siano entrambi attivi. Questo soprattutto nei sistemi democratici dove sia in vigore la democrazia solo rappresentativa, dato che gli strumenti di democrazia diretta sono normalmente stati introdotti (Svizzera, … Calogornia, …) precisamente grazie all’azione di gruppi di interesse e non da partiti (se non indirettamente) e questo e’ accaduto per le ragioni che illustreremo.
Quando e dove poi esiste la democrazia diretta il modo di fare polittica mediante “gruppi di interesse” è naturalmente presente e ben noto ai cittadini, dato che i “comitati di iniziativa” che promuovono le “iniziative legislative” non sono altro che “gruppi di interesse” specifici noralmente scollegati dai partiti politici.