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Ciao Leonello,
se mi fai notare dove ho fatto ragionamento assolutistico … vado a rivederlo, e forse lo correggo.
Immagino che qualche atteggiamento ti possa sembrare assolutistico, ma in linea generale, io valuto come menzioni nel tuo esempio, e sono anche del parere, che democrazia diretta pura funziona male o crea problemi in certi aspetti. (Sono quindi per un sistema ibrido. Almeno fino a quando l’umanità non trova interesse e passione per l’autogoverno, e la soluzione tecnica per fare democrazia diretta.)
Voglio farti notare, che iniettare democrazia diretta nei processi, e avere una struttura portante di democrazia diretta, sono cose diverse. E qui capisco perché ti sembrano assolutistiche certe dichiarazioni, per cui menziono (ma non sviluppo) che si tratta di una opportunità strategica che non può essere lasciata perdere, perché è unica.
La democrazia rappresentativa fatta dai padri dell’Indipendenza Americana e qualche anno prima dai Francesi … è democrazia rappresentativa pura. Nel senso che il potere si trova nelle mani degli eletti. In modo esclusivo! Agli elettori resta solamente la possibilità di scegliere eletti, ma non di controllarli!
Definirlo aristocrazia elettiva è corretto.
E definirlo democrazia rappresentativa è sbagliato.
(Credo che qui è dove ti irrita la sicurezza con la quale affermo le cose, ma proprio qui lo scopo è strategico!)
Cosa succede, se accetti quanto hanno fatto, e riconosci che ci sono elementi di democrazia? Che fai sabotaggio alla possibilità di chiedere correzioni obbligatorie!
È come se il tuo rappresentante legale nominato ne ha fatte di tutti i colori, ha causato perdite e danni, e per fortuna scopri un errore formale gravissimo nel documento col quale gli hai assegnato i poteri … ma invece di cercare l’annullamento del documento e il risarcimento e castigo del rappresentante, ti metti a fare discorsi in corte, che comunque ha modali on criticabili, che ti ha fregato con ordine e disciplina, che è convinto di avere ragione, etc.
Se te lo vuoi togliere dalle palle, recuperare i tuoi beni e rifiutare i debiti che ti ha accollato, non vai a elencare le cose che ha fatto bene! Ti concentri sul tuo diritto a sbarazzartene e a togliere la testa dal cappio in cui ti ha messo!
La storia rappresentativa, per essere democrazia …
Andiamo per logica, OK?
Democrazia rappresentativa: Cosa vuol dire?
Che il popolo esercita autodeterminazione e controllo?
NO!
Vuol dire in prima linea, che il popolo esercita potere sui rappresentanti scelti!
Criterio che nella versione a noi propinata non si soddisfa per niente!
Per poter esercitare potere su di loro, lo scheletro del sistema deve essere democrazia diretta. Si occuperà dell’1 al 5% al massimo di temi. La maggior parte del lavoro legislativo e esecutivo invece lo faranno gli impiegati scelti col voto.
Ci saranno temi che potranno essere solo trattati dall’assemblea civica, e mai dai rappresentanti. Uno di tali temi è … la legge elettorale!
Credo che non sia necessario sviluppare il discorso fino in fondo.
A noi è chiaro, che tu speri che chi detiene il potere abbia voglia di migliorare le regole. Mentre io invece spero che il popolo si svegli, eserciti la sua sovranità, e si assicuri che la sovranità e il potere rimangano sempre sotto il suo controllo, invece di sperare nella bontà dei legislatori e governanti.
Secondo me, tu non osi … ma vorresti!
E non osi per senso di realismo. Non per complicità.
La schiavitù mascherata (ottenuta tramite inganno) comunque non è accettabile.
Forse è utile discutere a fondo l’analisi. Cioè dibattere, se c’è buona fede o se c’è parecchia mala fede, e la mancanza di potere è intenzionale. Se troviamo accordo sul punto di partenza, aumentano le possibilità di coincidere sul percorso (perché sul punto di arrivo probabilmente siamo d’accordo).