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caspiat
Spettatore
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Ciao Leo,

quando studi una materia con un professore o in una istituzione ti obbligano a studiare un po  di tutto.

Se invece lo fai per interesse a passione personale, è invece probabile che tu approfondisca in dismisura un aspetto, trascurandone altri.

Se credi che io stia parlando di te o voi su questo sito … sbagli!

Sto parlando di me!

Io quindi sono cosciente dell’esagerazione, e ascolto altri con attenzione, riconoscendo senza problemi a me stesso, che tanti temi non mi preoccupano. Al presente!

Perché al contrario è anche vero, che chi si ossessiona con un tema particolare, certe volte scopre cose che altri non notano allo stesso modo. Cioè in altre parole: Se tutti vedono una cosa e la ritengono “conosciuta e compresa”, le scoperte le farà chi invece segue indagando.

La democrazia rappresentativa funziona solo se lo scheletro su cui è costituita è democrazia diretta. Se è democrazia rappresentativa pura … non è democrazia rappresentativa, ma aristocrazia elettiva (o oligarchia).

Quindi, siccome è proprio intenzionale di non legare gli eletti, non ci troviamo per niente in democrazia rappresentative. Chiamarle “imperfette” è strategicamente autolesionista.

È come se lo schiavo dice di notare, che qualche libertà per lui non è completa!

Il principio fondamentale nella democrazia è, che siamo diversi nelle capacità e talenti, ma siamo uguali per quanto riguarda il potere.

Se non abbiamo questo come obbiettivo, ma pensiamo che gli ignoranti e i superficiali non dovrebbero avere la stessa voce in capitolo, distruggiamo la possibilità di contrastare quello che risulta essere la base del potere: I soldi!

Diversi miti messi in giro da chi ha soldi sono già stati smentiti con numeri, e diverse cose che promuovono quelli che hanno tantissimi soldi si sono capite. Non è ormai possibile dire, che i super ricchi non fanno danno alla società. Ne fanno tantissimo, e c’è danno che è difficile da poter ricondurre a loro, ma ogni tanto qualche evidenza spunta.

Possiamo discutere sulla percentuale, ma non credo che ci sia molta disputa sulla percezione di impotenza acuta. Col voto le cittadinanze se molto influiscono sul 5-10% di quello che avviene nella loro vita e quella dei loro figli. Il resto è diretto e controllato da fuori. Chiamarlo democrazia imperfetta è una concessione che va oltre la generosità.

Siccome la situazione si può capovolgere con pochi accorgimenti (che gli eletti sicuramente NON vorranno mai adottare!), io chiedo a altri pensatori, che almeno loro siano realisti! Se non sono i pensatori a cominciare col chiamare le cose per quello che sono, e a spiegarle, il resto dell’umanità non avrà mai la possibilità di uscire dal lavaggio del cervello!

Forse aiuta in questo ricordare il passaggio dall’Evo Medio all’Illuminismo, e le “certezze” religiose che poco a poco vennero coraggiosamente messe in dubbio e rifiutate.

Non so se conoscete i ribelli della teologia (Bauer, scuola radicale Olandese, etc.), ma la critica si basava sulla lettura e esegesi attenta e critica dei testi sacri, non su scetticismo materialista ottuso!

Noi abbiamo una dottrina vigente da oltre due secoli in campo politico. La frottola religiosa durò un millennio e mezzo. A me dispiacerebbe, se risultasse nel 3000, che ancora si fanno infinocchiare sulla democrazia rappresentativa.

Qualcuno deve cominciare a dibatterla e dissezionare quello che ci hanno rifilato, e fare un esame crudo di quello che è!

Ripeto: Farla funzionare richiede poche correzioni, ma non volerle fare è complicità.

Il che non è un rimprovero, perché proprio qui c’è la gente che secondo me più si importa di studiare e descrivere come si può fare il cambiamento.

Ricordo anche una cosa che sapete perfettamente ma forse perdete di vista:

Anche se siamo Italiani, l’Italia è insignificante se parliamo del problema della democrazia. L’Italia dimostra solo, fino a che livello può arrivare lo schifo con le regole che hanno nel resto del mondo. L’Italia ha solamente politici tra i più schifosi del pianeta. Ma ha regole molto simili agli altri paesi. Se li avessero politici simili, starebbero nella stessa situazione!

Questo perché al contrario di una azienda, gli impiegati (i politici) in realtà sono padroni! Una cosa totalmente assurda, che non doveva avvenire, ma è stata coscientemente voluta dai padri fondatori della democrazia rappresentativa.

Se cercate aristocrazia elettiva trovate Rousseau che la considerava migliore delle altre (stronzo!), e poi solamente pochi nomi che ne parlano.

È DOTTRINA che non si parla del re nudo!

Io spero che voi vogliate parlarne invece!