Home Forums 10 – FARE il cambiamento Estendere il potere legislativo ai cittadini mediante revisione art.70 cost. Rispondi a: Estendere il potere legislativo ai cittadini mediante revisione art.70 cost.

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pietro.muni
Spettatore

Sul potere politico

È noto a tutti che la ricchezza è legata al potere. Ce lo dice la storia e lo confermano i fatti a noi contemporanei: c’è un connubio indissolubile tra proprietà e potere, nel senso che il denaro può essere usato per acquistare proprietà e la proprietà può essere usata per acquisire ricchezza. “Oggi i ricchi dettano sempre più l’agenda politica” (Volpato 2019: 216). Ma da dove deriva questo loro potere? “La risposta è abbastanza chiara: attraverso il finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali” (Milanovic 2020: 65). Basti pensare che, negli Stati Uniti, “nel 2016, l’1 per cento dei più ricchi dell’1 per cento più ricco (e non è un errore di battitura) ha contribuito per il 40 per cento delle donazioni totali della campagna elettorale” (Milanovic 2020: 65). “Il fatto è che nessuno spende il proprio denaro senza aspettarsi di ricevere qualcosa in cambio” (Milanovic 2020: 66).

“In America come in Europa, i ricchi finanziano le campagne elettorali di questi politici, i quali, una volta eletti, restituiscono il favore con leggi che favoriscono un loro ulteriore arricchimento” (De Masi 2017: 103). Un esempio per tutti: le imposte di successione. “Negli Stati Uniti la quota esente era di 675.000 dollari nel 2001, ma è stata portata a 5,49 milioni di dollari nel 2017 (22 milioni di dollari per una coppia sposata)” (Milanovic 2020: 56). Insomma, i ricchi sono in grado di indurre gli organi legislativi a legiferare in proprio favore: “imposte più leggere sui redditi elevati, maggiori detrazioni fiscali, plusvalenze più consistenti grazie ai tagli fiscali a favore delle imprese, meno regole, e così via” (Milanovic 2020: 67). “Più la disuguaglianza aumenta e la ricchezza si concentra in poche mani, più i privilegiati hanno potere politico, cosa che consente loro di difendere i propri interessi” (Volpato 2019: 215).

Il predominio della finanza sulla politica è denunciato da Luigi Ferrajoli con queste parole: “oggi non è più la politica che governa l’economia imponendo regole, limiti e controlli alle attività finanziarie, ma sono i poteri dell’economia e della finanza che dettano ai governi politiche antisociali a sostegno dei loro interessi. Non sono più i governi che garantiscono la concorrenza tra le imprese, ma sono le imprese che mettono in concorrenza gli Stati, privilegiando per i loro investimenti i paesi nei quali è più facile sfruttare il lavoro, inquinare l’ambiente, evadere o ridurre le imposte e corrompere i governi” (2018: 76).

Ebbene, trovo oltremodo ingenuo pretendere che i ricchi facciano per i cittadini quello che gli stessi cittadini potrebbero fare autonomamente, se ne avessero il potere, ma non sono disposti a fare. Infatti, non chiedono il potere di fare. Da qui la mia proposta di modificare l’art. 70.

Concludo affermando che, per noi cittadini, è di capitale importanza lottare per il potere politico. Per una semplice ragione: se non facciamo nulla per entrare nella stanza del potere, questo continuerà ad essere esercitato dai più ricchi a loro vantaggio e contro di noi.

Bibliografia

De Masi D., Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati, Rizzoli, Milano 2017.

Ferrajoli L., Manifesto per l’uguaglianza, Laterza, Roma-Bari 2018.

Milanovic B., Capitalismo contro capitalismo, Laterza, Bari-Roma 2020 [2019].

Volpato C., Le radici psicologiche della disuguaglianza, Laterza, Roma-Bari 2019.