Home › Forums › 10 – FARE il cambiamento › Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione › Rispondi a: Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione
La virtù civica, strettamente legata al concetto di cittadinanza, è spesso concepita come la dedizione dei cittadini al benessere comune della loro comunità anche a costo dei loro interessi individuali. Essa infatti dovrebbe ostacolare la dura legge della selezione del più forte in economia come nella vita sociale ma tale virtù pare instabile, volatile e aeriforme, monca senza un efficiente sostituto per prevenirne la degenerazione o la dissoluzione.
Tale sostituto, solo a parole, su cui poggiano moralisti e legislatori è l’ereditarietà, cumulativa di effetti benefici, dei caratteri acquisiti nel tempo di educazione, abitudini e consuetudini, esercizi e competenze aggregate nelle ISTITUZIONI nel tempo.
Fin qui tutto bene ma dove sta l’inghippo? È che il processo educativo, come monade isolata, ha da esser sempre attivato perché fragile, instabile e i suoi componenti e circuiti ormai logori nelle istituzioni devono esser sostituiti.
Inutile menar il can per l’aia, il mercato non regge lo stato e lo stato non assolve il mercato!
Il risultato?
L’autopoiesi delle ISTITUZIONI che ridefiniscono continuamente se stesse, che si sostengono e riproducono dal proprio interno (Uffici, Dipartimenti, Strutture), dando vita a nuovi vocaboli o svuotando dal significato originario stagionate asserzioni.
Ed è un lavoro anche questo!