Home Forums 3 – Strumenti di democrazia partecipativa. Assemblee dei cittadini Rispondi a: Assemblee dei cittadini

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Leonello Zaquini
Moderatore
107 punti

Cari amici,

grazie dei vostri commenti.
Cerco di rispondere alle domande / commenti :

– il testo qui sopra non dice tutto.
Il caso specifico dell’esempio è un dettaglio, lo descriverei poi a voce (se mi faranno parlare).

Ve lo anticipo qui di seguito.
E’ l’episodio che racconto anche nel mio libretto “la democrazia diretta vista da vicino” a Pag 124 capitoletto “Un errore di decisione”.
Si doveva decidere di costruire un ascensore per arrivare alla stazione ferroviaria (che qui e’ “in alto”).
Il progetto era una PUTTANATA PAZZESCA, ma mancavano indicazioni sulle “alternative” , per cui con un emendamento si cercava di rimediare con degli “abbellimenti” . Ero stato io stesso autore dell’emendamento, di cui poi mi ero pentito dato che aveva contribuito a fare passare il progetto di fatto “incorreggible”.
I cittadini, quando vennero esposte le “sagome” ( in Svizzera ogni costruzione esige che prima di essere reallizzata se ne mostrinlo le sagome … con dei leggeri profilati al posto della futura struttura,  in modo che si veda cosa e’ e chi vuole possa fare “ricorso”), la gente ti fermava per strada e ti chiedevano: “Ma che Kazz …ta  avete deciso di costruire?”.

Ma nessuno si e’ messo a raccogliere firme per abrogare: per la stessa ragione per la quale noi avevamo votato la “puttanata”: l’ascensore serve !.

Avevo anche seriamente pensato di lanciare io un referendum per abrogare una delibera che avevo votato. Ma  non l’ho fatto anche perche’ un amico mi ha detto che aveva scritto alla Confederazione e che l’ Ufficio federale della cultura sarebbe forse intervenuto.

Come infatti avvenne.
Adesso l’ascensore c’e’, ma e’ diverso: e’ stato rifatto il progetto.

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Ma, a parte questi dettagli, mi pare importante:

– mettere in evidenza che alcuni aspetti della democrazia solo rappresentantiva ( maggioranza – opposizione / parlamento che non discute … , ben criticati durante la riunione di venerdi scorso),  sono risolti soprattutto mediante altri strumenti:
– governi collegiali.
– sistemi elettorali meno-partitici
… .
Metterei in evidenza che la Democrazia Partecipativa DP (le AC, anche se solo “informative”) e’ un utile contributo sia per il buon funziamento della D-Rappresentantiva DR ed anche della D-Diretta DD.

Dove vivo la DD gia’ esiste, non avrebbe senso proporre di introdurla. Ma manca la DP
e questo pone dei problemi, come nell’esempio (che non e’ il solo).

In Italia porporrei che le AC svolgano per prima cosa il loro compito da “DP – partecipativa” perche’ è quello specifico ed ha comunque importanza , sebbene sia limitato.

Eventualmente, alla conclusione del processo DP di una AC, i partecipanti potrebbero “prendere l’iniziativa” e, magari (con procedure da definire),  chiamare al voto popolare (DD).

Ma suggerirei di tenere separate le due fasi, perche’ : DP, DR e DD servono tutte e tre.

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Occorre tenere presente che la DD “fa paura” anche ad alcuni sinceri democratici ( faro’ l’elenco delle “paure ricorrenti”, come promesso).

Anche tra i presenti alla riunione di venerdi’ scorso so bene che di “non favorevoli alla DD” ce ne erano ( … non faccio nomi), anche se durante la riuione stessa il problema non e’ emerso in modo “eclatante” . Lo si percepiva pero’ dal fatto che durante la discussione nessuno ha mai ha osato pronunciare il vocabolo “Democrazia diretta”.
Sebbene la discussione vi si avvicinasse molto.

Ne parliamo magari anche martedi’