Cari amici ed attivisti della democrazia,

dopo queste elezioni frastornanti e deludenti dal punto di vista della legge elettorale, proponiamo incontro.
Siamo uniti dalla volontà di cambiare e migliorare il sistema politico nel nostro paese e nel mondo.
Continuiamo il lavoro di ricerca dello strumento migliore per attuare le proposte dei cittadini e dei gruppi che si occupano di Democrazia.
Continuiamo il lavoro iniziato prima della caduta del governo, dato che è stato lungo elaborare il lavoro da fare, perché sono venute fuori
molte buone idee, proseguiremo quindi il lavoro sul tema:

3- ESAMINARE TUTTI GLI STRUMENTI A NOSTRA DISPOSIZIONE PER ATTUARE UNA PROPOSTA, INIZIANDO DAI 27 PUNTI FINO AD ORA RACCOLTI PER CAPIRE QUALE STRUMENTO SIA PIÙ ADATTO PER OGNUNO DEI PUNTI

Continueremo, partendo dalla base  preparata, che vi invitiamo a leggere, qui il file.

E’ ovviamente modificabile sulla base degli interventi in riunione, cercando di partire, possibilmente, da punti attuali e più urgenti e cercando di esaminare tutti i punti ed altri aggiungibili, cercando anche tra l’attualità di governo e dei cittadini.

Per questo vi invitiamo ad una riunione in rete:

sabato 12/11/2022

alle ore: 15.30 da chiudere per le 17.30, max per le 18.00,
sulla piattaforma: https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia

Per discutere degli strumenti, come usarli, come rendere possibili le nostre proposte ed idee per migliorare la democrazia e la politica, per dare nuovo impulso e vigore alla voce dei cittadini.

Qui il file con il lavoro fatto fino ad ora, che contiamo di finire nella prima parte della conferenza, proseguendo poi nella ricerca della applicabilità dei metodi.

Le parti che sono sottolineate, sono quelle che non hanno raggiunto l’unanimità dei voti.
Purtroppo questo metodo lo abbiamo introdotto a poco più di metà lavoro, ed è stato fatto per fare capire cosa si pensa del metodo trovato utile.
E’ stato molto utile la discussione ed i suggerimenti da essa scaturiti.
Grazie a tutti gli intervenuti.

Ad oggi, dopo gli sviluppi del “VOTO CON PROTESTA” di cui qui un comunicato e che ancora non è finito, sembra che ci sia uno strumento che dobbiamo assolutamente usare:
il Referendum Abrogativo
per fare sapere al parlamento ed all’esecutivo, che i cittadini osservano il loro operato e possono decidere di abrogare le leggi poco utili alla democrazia.

In special modo in vista del fatto che è stato “Firmato il decreto per la firma digitale e i referendum“, e ci permette di presentare e firmare i Referendum e LIP su piattaforma di governo con uso dello SPID.


Un commento di Staderini Mario:
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10160621506198258&set=a.10150725024898258

D’ora in poi quando il Parlamento farà una brutta legge i cittadini avranno subito la possibilità di presentare un referendum istantaneo così come potranno inserire nell’agenda politica temi e argomenti che altrimenti sarebbero esclusi.
Il diritto a promuovere referendum e leggi di iniziative popolari per la prima volta sarà a disposizione di TUTTI i cittadini. E ci sarà democraticamente da divertirsi ora, anche perché non saranno solo i radicali a potersi organizzare per farlo

Ultime novità:

CONTINUIAMO A INVIARE RICORSI PER TUTTO IL MESE

nel nostro appello a inviare ricorsi alle Giunte per le elezioni delle Camere, vi abbiamo pregato di farlo entro il 20 ottobre.

VOGLIAMO CHIARIRE CHE IL 20 OTTOBRE NON ERA UNA SCADENZA: inviare ricorsi si può ancora fare ed è utile farlo.

Il 20 ottobre era soltanto la data entro la quale avevamo la CERTEZZA MATEMATICA che i ricorsi sarebbero stati “tempestivi” a norma dei Regolamenti, cioè “entro venti giorni dal giorno di proclamazione dell’eletto cui si riferiscono”. In settembre non era stato proclamato alcun eletto: le proclamazioni sono iniziate il primo ottobre, ma sono procedute lentamente, fra ritardi ed errori di conteggio poi corretti (ricordate il caso Bossi?), per concludersi solo a metà ottobre.

Quindi i ricorsi inviati nei prossimi giorni hanno ancora ottime probabilità di risultare tempestivi, e quelli “schede bianche”, dirette contro TUTTI gli eletti, lo saranno parzialmente fino ai primi di novembre.

Ma oltre a questo, dobbiamo tener presenti due fatti:

1) sono già stati inviati un numero di ricorsi con tutti i crismi (firma autenticata e raccomandata inviata prima del 21 ottobre) sufficienti a costituire una massa critica che non può essere ignorata dalle Giunte: ulteriori ricorsi che venissero respinti per vizio di forma costituiranno comunque una pressione sulle Giunte e potremo utilizzarne il numero a fini mediatici;

2) abbiamo intenzione di intraprendere qualche azione contro i Comuni che hanno rifiutato di autenticare le firme, perché in questo caso lo Stato ha prescritto una procedura per esercitare un diritto ma non ha fornito gli strumenti per poterla seguire. L’intempestività in questi casi non è addebitabile alle e ai ricorrenti, ma allo Stato stesso.

Vi chiediamo quindi di INVIARE I RICORSI, se non l’avete già fatto, con il mezzo che ritenete più pratico (raccomandata o PEC, ma anche posta normale per evitare esborsi) per tutto il mese di ottobre.

Istruzioni e moduli qui:
https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2016/10/presentazione-di-ricorsi-alle-giunte.html

Tramite PEC, così si evita raccomandata citando “come previsto da Art.38, comma 1,2 e 3 (secondo capoverso)

indirizzare il ricorso a:
PEC SENATO:   segretariatogenerale@pec.senato.it

PEC CAMERAcamera_protcentrale@certcamera.it

REFERENDUM ABROGATIVO per la legge elettorale attuale , rosatellum

Anche noi di Più Democrazia Italia volevamo fare un Referendum Abrogativo per il Rosatellum.
Aderire o fare noi una proposta di Abrogazione o altro, parliamone.

Legge elettorale, nasce comitato promotore per abolizione Rosatellum – Adnkronos.com
https://www.adnkronos.com/legge-elettorale-nasce-comitato-promotore-per-abolizione-rosatellum_6FZtsqz54Soo46jLBlIQFI

Da quello che leggo proporranno un referendum abrogativo.

 Ecco il testo che  ho estratto dall’articolo mandato da Erminio

“Il referendum – spiegano ancora i promotori di ‘L’Italia c’è’ – si propone quindi di abolire i collegi uninominali, di cancellare le coalizioni e le pluricandidature, di introdurre un sistema di scelta di  candidati che sia quello della preferenza per i candidati. Riteniamo invece che debba essere mantenuto lo sbarramento, senza eccezioni, del  3%. Il comitato presenterà il quesito presso la Corte di Cassazione nelle prossime settimane e auspichiamo che possa essere promosso dal  fronte più ampio possibile, in modo da rigenerare il senso civico,
rigenerando le responsabilità di ciascuno”, concludono.

Grazie per l’attenzione.

Nicola Ragno
Portavoce